sabato 15 novembre 2014
India, inchiesta per i 15 decessi successivi all'intervento sponsorizzato dal governo per controllare le nascite. Sotto accusa un antibiotico avvelenato.
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Alle 15 donne morte in India la settimana scorsa dopo essersi sottoposto a un intervento di sterilizzazione sponsorizzato dal governo per controllare le nascite è stato dato un antibiotico che conteneva un veleno per topi. Questo l'ultimo sviluppo nell'inchiesta sul caso che ha scosso l'India e ha portato all'arresto del medico che ha eseguito gli interventi.I test preliminari delle compresse di Ciprocin 500 hanno evidenziato la presenza di fosfuro di zinco, ha riferito Siddhartha Pardeshi, responsabile amministrativo della provincia di Bilaspur. Nonostante si tratti solo di risultati preliminari, che dovranno essere confermati dalle analisi dei campioni inviati a New Delhi, i sintomi accusati dalle donne morte dopo l'intervento sono "compatibili con l'avvelenamento da fosfuro di zinco". Le autorità hanno effettuato i test dopo essere state informate che la sostanza era stata trovata nelle vicinanze della Mahawar Pharmaceuticals, la societa produttrice dell'antibiotico.La Mahawar non è nuova a questo tipo di problemi: la produzione di farmaci era stata sospesa per 90 giorni nel 2012 quando si era scoperto che aveva prodotto medicine non conformi agli standard indiani. Il governo ha finora sequestrato 200.000 compresse di Ciprocin 500 e oltre 4 milioni di altre pillole prodotte dalla Mahawar, mentre la polizia ha arrestato l'amministratore della società, Ramesh Mahawar, e il figlio. Entrambi si sono dichiarati innocenti.
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