sabato 12 marzo 2016
Nelle FOTO l'odissea dei bambini profughi siriani e iracheni. Dodicimila persone bloccate nel fango tra Grecia e Macedonia.
Nell'inferno dei più piccoli
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Idomeni, la vita continua. Nasce un bimbo
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Odissea senza fine. E senza sbocco. Oltre 12.000 migranti, in fuga dalla Siria e dall'Iraq, sono sempre bloccati nel fango a Idomeni, tra Grecia e Macedonia.

(le foto sono Lapresse)Ma la vita non si ferma. Qui, in queste condizioni, è nato un bimbo. Il neonato sta bene. Chissà quale Paese lo accoglierà e gli darà la possibilità di una vita dignitosa.

Un bimbo in più. In mezzo a tanti altri. Tutti in cerca di futuro con i loro genitori. Famiglie, non banditi.

E per solidarietà l'ex ministro del Lavoro tedesco, Norbert Bluem, 80 anni, trascorrerà una notte in tenda a Idomeni. Bleum, cristiano democratico, ministro dal 1982 al 1988, è in visita al campo profughi.

Uno dei rifugiati, di nome Nazim Serhan, è in sciopero della fame da ieri: l'uomo chiede di poter riabbracciare la moglie, malata di cancro, che si trova in Germania. I tre figli della coppia si trovano nel campo con il padre.

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