venerdì 27 maggio 2016
​Dal vertice del Giappone arriva un sostegno al grido di aiuto dei leader europei: aumentare l'assistenza ai rifugiati e alle comunità che li ospitano. Renzi: passiamo dalla condivisione alla concretezza.
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G7 in Giappone: la vera sfida è quella dei migranti
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​I "migranti e i rifugiati sono una sfida globale che richiede una risposta globale". Il tema dell'emergenza migranti è uno dei punti fermi delle conclusioni del G7, chiusosi in Giappone nella notte. Bisogna "aumentare l'assistenza globale per sostenere le esigenze dei rifugiati, delle comunità che li ospitano" e cooperare con "i nostri partner, specialmente quelli in Africa, in Medio Oriente e nei paesi confinanti di origine e transito". Il G7 "incoraggia l'ammissione temporanea" e gli schemi di ricollocamento "per alleviare la pressione dei paesi che ospitano il maggior numero di rifugiati". "Bisogna fare di più, e l'Europa ha bisogno del sostegno e della solidarietà del G7 e dei partner". Perché quello dell'immigrazione è un "dramma", una sfida globale da affrontare tutti insieme. È l'appello che i vertici dell'Ue lanciano a tutti i leader al G7 di Ise-Shima in Giappone. Pronti a chiedere un segnale immediato che rappresenti un "messaggio di buona volontà" verso un piano comune che Donald Tusk e Jean Claude Juncker hanno bene in testa: coinvolgere tutti nell'assistenza finanziaria, nell'aiuto ai rifugiati e ai Paesi che li ospitano. Ma anche coinvolgere tutti nei ricollocamenti. E un appoggio, per lo meno nelle intenzioni, lo hanno portato a casa. Con grande soddisfazione anche e soprattutto del premier italiano Matteo Renzi, arrivato in terra nipponica determinato a portare gli occhi dei bambini di Idomeni e le foto dei soccorsi in mare e del medico di Lampedusa sul tavolo dei big. Dal G7 sarebbe infatti emerso un sostegno al Migration Compact. A quel piano - ha detto il premier - presentato dall'Italia all'Europa che punta sull'Africa, al sostegno ai Paesi di origine di migliaia di disperati che ogni giorno sfidano la morte su barconi fatiscenti con un ripetersi infinito di tragedie. Il premier attacca - "è una menzogna" - "il giochino di raccontare che il problema della sicurezza deriva dai rifugiati" e spiega che bisogna "dividere la paura dalla demagogia". Renzi, che gioca la carta dell'emozione anche nella scelta simbolica della Sicilia per il G7 italiano dell'anno prossimo, annuncia che la sede sarà probabilmente Taormina. Lasciando il Giapponeil premier afferma che "bisogna passare ora dalla fase della condivisione a quella della concretezza" .
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