martedì 14 gennaio 2014
Il paparazzo che ha rivelato tutto: «Avrei anche potuto fare un attentato». Attesa per la conferenza stampa di oggi.
COMMENTA E CONDIVIDI
Il capo di Stato francese, sedicente «presidente normale», visto pure dagli esperti come un «politico a sangue freddo» talora noioso, ha una seconda vita. Non appena può, lascia l’ufficio prendendo furtivamente casco e scooter per raggiungere l’amante, attrice parigina, in un appartamento a due passi dall’Eliseo già frequentato da personaggi vicini alla malavita corsa. Come copione di una pièce alla Feydeau, non è detto che verrebbe accettato in un teatro da boulevard di Parigi. Ma nelle ultime ore, i francesi hanno scoperto che il canovaccio descrive quanto accadrebbe da mesi nel perimetro in teoria più protetto di Francia, dove il Palazzo dell’Eliseo fiancheggia l’Hotel de Beauvau, quest’ultimo sede del Ministero dell’Interno, occupato oggi dal mediatico “sceriffo della sinistra” Manuel Valls. Questo pomeriggio, l’inquilino del palazzo principale, il socialista François Hollande, non potrà probabilmente schivare la questione davanti ai giornalisti, convocati da lui stesso per l’ormai rituale conferenza stampa semestrale all’Eliseo. Ma se nel frattempo i vignettisti transalpini e internazionali ne approfittano per sbizzarrirsi, tanti interrogativi restano in sospeso attorno al caso che ha per protagonista pure Julie Gayet, attrice quarantunenne già soprannominata da alcuni come la “seconda signora” di Francia. In visibile imbarazzo, l’esecutivo socialista si è sforzato ieri di smorzare al massimo l’impatto della vicenda, giunta proprio in una fase in cui il governo e lo stesso Hollande lavoravano alacremente per ricostruire un’immagine già profondamente deteriorata. Il capo dell’Eliseo, il premier Jean-Marc Ayrault, e tutti i ministri, ad eccezione di Valls, hanno chiuso il 2013 ai minimi storici in termini di popolarità.«In questa vicenda, la sicurezza del presidente non è mai stata minacciata», ha sostenuto ieri proprio Valls. Ma secondo i primi elementi raccolti dalla stampa francese, Hollande non era al corrente degli inquilini decisamente sospetti che hanno già frequentato negli ultimi anni il fatidico appartamento della Rue du Cirque. L’amica di lunga data di Julie Gayet che vi abita dal 2011, a sua volta attrice teatrale, ha convissuto con due presunti malavitosi corsi, già condannati o bersaglio di regolamenti di conti. Sulle condizioni di sicurezza del presidente permangono dunque ombre. E ieri Le Monde ha pubblicato una lista di sei domande in proposito che richiederebbero una risposta. Fonti anonime dell’Eliseo assicurano comunque che le trasferte clandestine, circa una decina, sono avvenute tutte con la scorta di due poliziotti. «Avrei potuto fare un attentato», ha però assicurato alla radio il paparazzo autore delle foto finite sulla copertina del settimanale Closer. Oltre che a poche ore dalla cruciale conferenza stampa di oggi, il caso è scoppiato pure alla vigilia di una delicata trasferta americana di Hollande. Molti scommettono che al viaggio non parteciperà più la compagna ufficiale del presidente, la giornalista Valérie Trierweiler ricoverata nelle ultime ore per controlli e ieri ancora non dimessa. Secondo alcune voci di stampa, la première dame avrebbe avuto un malore dopo le rivelazioni sul tradimento fatte dallo stesso Hollande. Sarebbe comunque pronta a perdonarlo.A livello politico, il centrodestra neogollista è passato all’offensiva fin da domenica, quando il segretario Ump, Jean-François Copé, ha giudicato il caso «disastroso per l’immagine della funzione presidenziale». E ieri è rispuntato anche l’ex presidente Nicolas Sarkozy, che ha sottolineato come Hollande, con la sua condotta, abbia tradito la promessa di comportarsi da leader «esemplare». Secondo un sondaggio Ifop pubblicato domenica, quando poco o nulla si sapeva di alcuni retroscena, il 77% dei francesi pensano che si tratta di una vicenda privata. Ma al contempo, non pochi commentatori giudicano in crisi la cosiddetta “teoria dei due corpi” nettamente distinti del presidente, elaborata per analogia a partire dalle analisi degli storici su quanto è avvenuto per secoli con i monarchi transalpini.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: