sabato 3 ottobre 2015
Le vittime accertate sono 31, tra cui 3 bambini. Il disastro è avvenuto tra giovedì e venerdì a El Cambray II, a una ventina di chilometri dalla capitale.
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​Almeno 31 morti, tra cui 3 bambini, e fino a 450 dispersi nelle 125 abitazioni travolte da terra e il fango: è il bilancio reso noto dalle autorità del Guatemala, dove nella notte tra giovedì e venerdì una valanga si è abbattuta sulla località di El Cambray II, a una ventina di chilometri dalla capitale. Tra i cadaveri recuperati finora ci sono anche quelli di due neonati. Per ore, nel corso della giornata, sono andati avanti i disperati tentativi di trovare persone ancora vive, sotto la valanga di fango. Oltre 200 persone sono state evacuate. Sul posto sono impegnati 1.200 uomini del soccorso. Alla base dello smottamento c'è stata "una combinazione di fattori", tra i quali le piogge e alcuni drenaggi "illegali" nell'area.
Il presidente del Guatemala, Alejandro Maldonado (padre del funzionario della protezione civile), ha chiesto aiuti internazionali "di fronte a questa emergenza nazionale".I media locali ricordano che tra le vittime c'è Qaini Wilfredo Bonilla Sandoval, un 18enne che faceva parte della squadra giovanile di squash del Guatemala: la casa della sua famiglia è stata completamente distrutta e suo fratello Winifer, anche lui atleta, è rimasto ferito nel disastro. Anni fa l'area era stata classificata "ad alto rischio" frane.
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