sabato 9 gennaio 2016
Assalto dal mare a hotel di Hurghada: colpiti una coppia di austriaci e uno svedese. Le loro condizioni non sono gravi.
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Sono entrambi stati uccisi dalla forze di sicurezza egiziana i due assalitori non identificati che ieri hanno attaccato un hotel di Hurghada, città di resort sul Mar Rosso, ferendo tre turisti stranieri. Lo ha riferito un responsabile dell'ospedale dove sono ricoverati, confermando che le loro ferite sono leggere e le condizioni stabili. Gli assalitori sono arrivati ​​via mare e hanno fatto irruzione nel ristorante all'aperto sulla spiaggia del resort Bella Vista Hotel, ma le forze di sicurezza hanno respinto l'assalto, uccidendo uno degli aggressori che secondo alcune fonti indossava una cintura esplosiva la bomba suicida. Secondo il ministero dell'Interno, invece, i due uomini erano armati con coltelli.Uno degli aggressore sarebbe uno studente di Giza, a sudovest del Cairo. I feriti sono una coppia di austriaci di 72 anni, Renata e Wilhelm Weisslein, e uno svedese di 27 anni, Sammie Olovsson. Hanno riportato lesioni superficiali. Il turismo egiziano - la cui immagine il governo Sisi sta disperatamente cercando di tutelare dopo l'abbattimento a ottobre del jet russo partito da Sharm el Sheik - torna dunque ad essere al centro di notizie allarmanti. Proprio stamattina il network di propaganda del Daesh Amaq News aveva rivendicato gli spari di ieri contro un bus di turisti israeliani nei pressi delle Piramidi a Giza. E la Provincia del Sinai del Daesh rivendica la paternità del sabotaggio, ieri in tarda serata nel Nord del Sinai, del gasdotto verso la Giordania. Gli attacchi terroristici sono aumentati in Egitto dopo il colpo di Stato militare del 3 luglio 2013, con il quale fu destituito l'allora presidente Mohammed Morsi. Di solito gli attentati prendono di mira le forze di sicurezza. A giugno del 2015 un attacco fu compiuto vicino al tempio di Karnak, a Luxor, e allora morirono due presunti terroristi. Lo scorso 31 ottobre un aereo con 224 persone a bordo, la maggior parte delle quali turisti russi, si schiantò nella penisola del Sinai dopo essere partito da Sharm el-Sheikh senza lasciare sopravvissuti. Il Daesh rivendicò l'attentato.
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