martedì 20 settembre 2016
Un villaggio del Nepal raccoglie fondi per Amatrice
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​Una donazione simbolica, che unisce due zone del pianeta duramente piegate dal terremoto. Sono solo 1.000 euro ma il loro valore è di gran lunga superiore. Si tratta della raccolta fondi alla quale hanno partecipato gli abitanti di un povero paese nepalese per promuovere la ricostruzione di Amatrice, uno dei Comuni più colpiti dal terremoto dello scorso 24 agosto. Protagonisti di una contemporanea e toccante pagina di solidarietà sono gli abitanti di questo villaggio nepalese che vivono, o meglio sopravvivono, con poco più di due euro al giorno. Sono sopravvissuti al devastante sisma che lo scorso 24 aprile ha scosso il loro villaggio e il Nepal provocando oltre 10 mila vittime. E dopo aver appreso la notizia del terremoto dello scorso 24 agosto nel centro Italia hanno deciso, attraverso la fondazione “Jay Nepal”, di raccogliere una somma di denaro da destinare ad Amatrice, il Comune più colpito dal sisma che quasi un mese fa ha causato la morte di 297 persone. Alla colletta gli abitanti di Bodgaun hanno partecipato con straordinario spirito di generosità. Tutti, non avendo nulla di superfluo, hanno donato più di quello che avrebbero. Ed è stata raggiunta la cifra di circa 1.000 euro, pari allo stipendio medio di un anno. Non una somma esigua, come i paragoni con altre collette più sostanziose potrebbero far pensare erroneamente. Chi ha donato non ha pensato a quanto possiede, ma alla sofferenza della popolazione.
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