sabato 27 dicembre 2014
​Terzo blocco in pochi giorni, il sospetto è che si tratti di una ritorsione per il colossale furto di dati alla Sony, casa produttrice del discusso film "The Interpreter". Pyongyang accusa Obama di agire in modo "spericolato come una scimmia", per aver incoraggiato la distribuzione della pellicola antiregime.
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Internet di nuovo bloccata in Corea del Nord per la terza volta in pochi giorni. Il blocco, ha spiegato l'Agenzia Nuova Cina, è durato due ore, dalle 19.30 alle 21.30 (ora di Pyongyang) e ha riguardato la rete internet e la rete 3G. Le 4 reti di connessione nordcoreane sono gestite dalla cinese China Unicom.  Non ci sono ancora sospetti sugli autori del secondo grande attaccoinformatico, ma solo poche ore prima Pyongyang aveva poco elegantemente paragonato Barack Obama a "una scimmia", accusando gli Stati Uniti di aver oscurato i siti dei media nord coreani come ritorsione per il gravissimo atto di pirateria informatica subito dalla Sony, l'azienda Usa che ha prodotto il film satirico "The Interview", centrato sulla morte del dittatore Kim Jong-Un. Il film, che inizialmente sembrava dovesse esseri ritirato dal mercato, ha invece debuttato il giorno di Natale sui grandi schermi americani.La Commissione per la Difesa nazionale della Corea del Nord ha accusato il presidente americano di aver incoraggiato la Sony a distribuire il film. "Obama è spericolato con le parole e le azioni come una scimmia in una foresta tropicale", ha denunciato un portavoce della Commissione. "Se gli Stati Uniti continueranno nelle loro pratiche arbitrarie e da gangster all'americana malgrado gli avvertimenti della Corea del nord, andranno incontro a ineludibili colpi mortali", ha dichiarato ancora il portavoce. La Commissione per la Difesa nazionale ha anche accusato Washington per i blackout dei servizi internet dei giorni scorsi: "Giocano a nascondino senza vergogna", ha detto, secondo quanto riportato dall'agenzia Kcna. "Obama farebbe meglio a ripulire tutti gli atti malvagi compiuti nell sua politica ostile verso la Corea del nord se vuole la pace sul suolo americano, allora tutto andrà bene", ha concluso.Il film "The Interview" ha incassato più di un milione di dollari nel suo primo giorno di programmazione, in 331 sale, meno del 10 per cento della distribuzione prevista originariamente.
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