mercoledì 9 marzo 2016
​Uomini mascherati hanno sparato in aria per far allontanare il custode e poi hanno appiccato il fuoco. Trovate scritte mapuche.
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Uomini mascherati hanno appiccato le fiamme all’alba di ieri, 8 marzo, a un santuario e a una casa usata per vacanze e ritiri spirituali, sulla strada che collega Vilcun e Cajon, nella regione di La Araucania, diocesi di Temuco, in Cile. Lo rende noto l'agenzia Fides. I malviventi hanno sparato un colpo in aria per avvisare il custode dei locali, e dopo che questi è fuggito hanno iniziato l'attacco. Fortunatamente la casa di ritiri al momento era vuota. Sul posto è stata trovata una scritta che richiama la rivendicazione territoriale mapuche, con i nomi dei leader mapuche uccisi nel conflitto tra lo stato cileno e il popolo mapuche.

Il parroco della vicina parrocchia di San Sebastian, nel cui territorio si trova il santuario, ha espresso il suo profondo dolore per l'accaduto. "Hanno incendiato qualcosa che è importante per noi, è importante per celebrare la nostra fede, è un santuario visitato da molte persone" ha detto nella nota pervenuta a Fides. Il santuario è affidato ai Frati minori Cappuccini, e non ai gesuiti come qualche agenzia ha riferito in un primo momento.Sul luogo sono arrivati cinque gruppi di vigili del fuoco, ma non sono riusciti ad evitare che bruciasse tutto l'immobile. La polizia sta indagando per trovare i responsabili. Nella regione di La Araucania non è la prima volta che si verificano eventi criminali di questo tipo.
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