giovedì 25 settembre 2014
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La Chiesa Verde di Tikrit, per quanto abbandonata da secoli e al centro di una città ormai completamente musulmana, con la sua imponenza continuava a rappresentare le vestigia del passato splendore del cristianesimo d'Oriente. Proprio per questo è stata fatta esplodere dai radicali sunniti dell'Isis. Costruita a poche decine di metri dal fiume Tigri dai fedeli della Chiesa Assira nel settimo secolo, fu descritta dagli storici del tempo come il luogo sacro cristiano più grande e importante della Mesopotamia. Devastata nel 1089 per ordine d'un governatore musulmano della città, venne ricostruita nel giro di pochi decenni nella versione color ocra (diversa da quella delle originarie maioliche verdi) in cui appare anche in foto recenti.Per secoli è stata la cattedrale della Chiesa assira orientale. in seguito all'invasione degli eserciti di Tamerlano dall'Asia centrale, i cristiani assiri abbandonarono Tikrit e la Chiesa Verde. Non vi sono tornati nemmeno in tempi più moderni, quando la consistente minoranza cristiana irachena, erede della tradizione assira, si è concentrata altrove: Baghdad, Mosul e la piana di Ninive.La Chiesa Verde era stata però sempre rispettata e anzi l'ex rais iracheno Saddam Hussein, originario proprio di Tikrit, l'aveva inglobata nel lussuoso palazzo presidenziale costruito nella sua città natale.    Ma i fondamentalisti agli ordini del califfo nero al Baghadi - dopo aver sradicato con la forza e il terrore, negli scorsi mesi, ogni presenza cristiana da Mosul, dall'area di Ninive e dalle zone circostanti - non l'hanno risparmiata.
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