lunedì 23 novembre 2015
Il ricercato Salah ancora in fuga. A Bruxelles allerta massima. 21 fermati, solo 1 confermato.
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Salah Abdeslam, l'unico sopravvissuto del commando dell'Is a Parigi, resta introvabile. Una dopo l'altra si rivelano prive di fondamento tutte le segnalazioni di avvistamento. Ed il governo del Belgio mantiene per la regione di Bruxelles capitale e per il sobborgo fiammingo di Vilvoorde il massimo livello d'allerta (4 su una scala di 4) decretato nella notte tra venerdì e sabato per "minaccia grave e imminente". Il resto del Paese rimane a livello 3.  Il primo ministro belga, Charles Michel, dopo la quarta riunione in quattro giorni del Comitato per la sicurezza nazionale e dopo la maxi retata di ieri, ha annunciato che da mercoledì prossimo si tenterà la riapertura di scuole e metropolitane, ma guardate a vista da militari e poliziotti.  Intanto fioccano le congetture sulla fuga di Salah. Il fratello Mohamed ieri alla tv si diceva "convinto" che nella notte della strage di Parigi avesse avuto un ripensamento. "Probabilmente ha visto o sentito qualcosa che gli hanno aperto gli occhi". Oggi a Montrouge, nella banlieu sud di Parigi, è stata trovata una cintura esplosiva simile a quella dei terroristi del 13 novembre. E proprio a Montrouge e Chatillon il terrorista di Molenbeek era stato localizzato prima che arrivassero a prenderlo gli amici e complici chiamati perché lo riportassero in Belgio. Il ritrovamento della cintura, se era quella di Salah, ed il fatto stesso che il fuggiasco abbia avuto bisogno di convocare all'ultimo momento dei vecchi amici per tornare in Belgio sono indizi a favore del 'ripensamento' ipotizzato da Mohamed. Che ieri descriveva Salah come "un ragazzo molto intelligente", convertito da appena sei mesi alla religione praticante e probabilmente "manipolato".Nel più totale riserbo sulle indagini mantenuto dalle autorità belghe, che hanno schierato in campo una squadra di 800 inquirenti, monta l'ipotesi che Salah sia in fuga più dall'Is che dalle polizie di mezza Europa.  Intanto ha dato pochi frutti - se non quella di dimostrare lo spirito nazionale ed il senso dell'umorismo dei belgi scatenati a coprire con migliaia di foto di gattini le eventuali fughe di notizie su Twitter - la maxi retata di ieri notte: dei 21 fermi compiuti tra Bruxelles, Charleroi e Liegi solo uno è stato confermato. E nelle perquisizioni non sono state trovate armi o esplosivi. In compenso fonti dell'inchiesta di Parigi hanno rivelato all'agenzia Ansa che sul barcone che il 3 ottobre scorso portò sull'isola greca di Leros due dei terroristi del venerdì nero potrebbero esserci stati altri jihadisti infiltrati come rifugiati.E mentre il premier belga ha sottolineato che le valutazione del rischio si fanno "sulla base di informazioni concrete", a far tenere al massimo l'allarme su Bruxelles è la valutazione dell'Ocam, l'organismo in cui siedono i responsabili di anti-terrorismo, polizia e servizi segreti. Che continua a ritenere "grave ed imminente" la minaccia di "attacchi molteplici" da parte di gruppi di terroristi "con armi e esplosivi". Come a Parigi. Così oggi - con una Bruxelles in stato di assedio, con metropolitane, asili, scuole, università, uffici pubblici e grandi magazzini chiusi - dopo una riunione di tre ore e mezza il Consiglio di Sicurezza del Belgio, al quale hanno partecipato il premier Michel, il vicepremier e ministro degli Esteri Didier Reynders, i ministri della Giustizia, della Difesa, degli Interni ed i responsabili dei servizi, della polizia ed il Procuratore federale, Bruxelles ha confermato che non si può abbassare la guardia. "Il livello 4 sarà mantenuto fino a lunedì prossimo", ha spiegato il primo ministro. Il governo cercherà di tornare a qualche forma di normalità da mercoledì prossimo, ma resterà una città blindata, sotto assedio e guardata a vista dai mezzi dell'esercito.
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