lunedì 28 aprile 2014
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Che cosa c’entra Taranto con Santa Cruz, alla periferia di Rio de Janeiro? E che cos’ha in comunque quest’ultima con Açailândia, nello stato amazzonico del Maranhão, sempre in Brasile, ma lontano oltre 500 chilometri dalla Cidade Maravilhosa? Le tre comunità subiscono “lo sviluppo” imposto da differenti colossi siderurgici, riconducibili alla stessa multinazionale, la Vale Spa. Inquinamento, malattie diffuse, impoverimento generale e sfruttamento sono alcuni degli effetti-collaterali più comuni nelle aree prossime agli impianti. Seguendo la polvere di ferro che ispessisce l’aria di Santa Cruz, Taranto e Açailândia, Paolo Annechini e Andrea Sperotti hanno cucito le diverse storie nel video, “Polmoni d’acciaio”, nato da un’idea dei missionari comboniani, da anni impegnati al fianco degli “scarti umani” di questo “progresso” a senso unico. Il filmato non racconta solo i troppi diritti violati in queste tre periferie del mondo. Le immagini e le interviste narrano soprattutto la straordinaria capacità di organizzarsi delle comunità di “piccoli David” per promuovere forme di resistenza pacifica contro i “giganti Golia”. E il loro ostinato sognare per costruire alternative sostenibili e inclusive. 
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