mercoledì 9 ottobre 2013
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Creare un computer mille volte più veloce di quelli esistenti oggi, copiando il modo in cui opera il cervello umano. È l’obiettivo dello Human Brain Project, un progetto faro dell'Unione europea lanciato lunedì in Svizzera, e che coinvolge scienziati e ricercatori provenienti da 80 istituzioni scientifiche. Il progetto avrà un costo di circa 1,6 miliardi di dollari.
Per l’Italia vi collaborano il Consorzio Interuniversitario Cineca, Laboratorio Europeo di Spettroscopie Non Lineari, Politecnico di Torino, Universita degli Studi di Pavia e la Provincia Lombardo Veneta Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio Fatebenefratelli.
La prima parte del progetto, che dovrebbe durare circa un decennio, si concentrerà a comprendere al meglio le funzioni del cervello umano. I ricercatori sperano di scoprire come apprendiamo, pensiamo, vediamo e sentiamo.
«Capire il cervello umano è una delle più grandi sfide per la scienza del 21° secolo – ha spiegato Henry Makram, direttore del Human Brain Project –. Se siamo in grado di raccogliere e vincere questa sfida , possiamo ottenere profonde intuizioni in ciò che ci rende umani, ma anche sullo sviluppo di nuovi trattamenti per la malattia del cervello e per creare nuove tecnologie di calcolo rivoluzionarie».
Attualmente, l'hardware all'interno di un computer raggiunge una velocità di prestazioni di un quadrilione di operazioni al secondo ma dal 2020 sarà possibile produrre macchine exascale, in grado di eseguire un miliardo di miliardi di operazioni al secondo. E per fare tutto ciò serviranno anche le scoperte dello Human Brain Project.
Secondo i ricercatori, «simulare il cervello umano fornirà intuizioni per scoprire il funzionamento del cervello e persino dove i nostri pensieri e le emozioni hanno origine».
Il progetto è ancora in fase iniziale. Per saperne di più, c’è un sito internet dedicato HumanBrainProject.eu​
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