lunedì 28 luglio 2014
​Jihadisti scatenati in Camerun, dove sequestrano anche un sindaco. Il viceprimoministro riesce a fuggire. E in Nigeria attaccano un'altra chiesa e un'università, usando anche donne kamikaze, tre in due giorni.
Boko Haram rapisce moglie del vicepremier
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S'intensifica l'attività dei terroristi Jihadisti in Africa. Boko Haram continua ad operare oltre che in Nigeria anche in Camerun dove ha portato a segno un'azione davvero clamorosa: il rapimento della moglie del vice primo ministro e del sindaco della città di Kolofata. In Nigeria invece c'è stato un nuovo attacco con morti e feriti a una chiesa e a un'università. La moglie del vice premier del Camerun è stata rapita dal gruppo integralista islamico nigeriano Boko Haram in un attacco a Kolofata, città vicino al confine con la Nigeria. Almeno 3 persone sono rimaste uccise. E in un altro attacco, sempre nella stessa città, è stato sequestrato anche il sindaco. Il vice premier è invece riuscito a sfuggire grazie all'interevento delle guardie del corpo. La famiglia si era riunita per celebrare la fine del Ramadan. Almeno 4 le vittime in questo caso. In Nigeria invece una bomba è esplosa durante la Messa nella chiesa di San Giorgio a Kano, nel nord della Nigeria, nel quartiere cristiano di Sabon Gari, già colpito da attentati di Boko Haram. Cinque persone sono morte e otto sono rimaste ferite. Secondo il portavoce della polizia si è trattato "senza dubbio di uno Ied, un'ordino artigianale" piazzato "dall'altro lato della strada". E, sempre in Nigeria, una donna kamikaze si è fatta esplodere nei pressi di una università nel Nord del Paese, ferendo cinque persone. La donna, che aveva nascosto l'ordigno sotto il suo hijab, è stata bloccata dalle forze dell'ordine all'ingresso di uno degli atenei della città di Kano, nel Nord della Nigeria, riuscendo comunque a farsi esplodere. "Per via del suo comportamento insolito - è il racconto della polizia - la kamikaze è stata isolata dai poliziotti di guardia. Frugata da alcune colleghe accorse sul posto, l'attentatrice ha sganciato l'ordigno dissimulato sotto il velo uccidendosi e ferendo i cinque poliziotti presenti". Una seconda donna kamikaze si è fatta poi saltare in aria a Kano, nel nord della Nigeria. Secondo le prime stime della polizia l'attentato ha fatto almeno 6 feriti. In precedenza una terza donna si era fatta esplodere dopo essersi inserita in una coda di donne che facevano la fila per acquistare carburante uccidendo tre persone e ferendone gravemente altre dieci. Gli attacchi in Camerun, in particolare, così eclatanti vogliono rappresentare una vendetta dei miliziani nigeriani di Boko Haram che sono stati di recente constrastati dall'esercito del Camerun. «L’esercito ha subito mandato rinforzi nella regione», ha confermato ieri alla stampa il colonnello camerunese Felix Nji. I militanti islamici hanno preso di mira il villaggio di Bargaram, al confine con la Nigeria. Secondo altre fonti militari, 13 soldati risultano scomparsi dopo i combattimenti. Durante gli ultimi mesi, gli integralisti islamici di Boko Haram hanno più volte oltrepassato la frontiera per lanciare attentati o rapire persone. Per questo il Camerun ha recentemente spedito 1.000 uomini nelle aree più sensibili al confine con la Nigeria. Inoltre, Niger, Nigeria, Ciad e Camerun, tutti colpiti da Boko Haram, hanno deciso di organizzare una «forza armata multinazionale congiunta» per combattere il movimento qaedista: ciascun Paese fornirà 700 soldati.
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