martedì 2 settembre 2014
​La Procura inglese ritira il mandato di cattura per la mamma e il papà del piccolo colpito da un grave cancro fuggiti in Spagna.
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​Il Crown Prosecution Service, la procura inglese, sta cercando di ritirare il mandato di cattura internazionale emesso contro i genitori di Ashya King, il bimbo di 5 anni malato di cancro portato via senza consenso dal Southampton General Hospital e ora ricoverato in un ospedale di Malaga. È quanto ha annunciato la Bbc, secondo cui ciò potrebbe portare in tempi rapidi alla scarcerazione dei due in custodia a Madrid. Il comandante della Hampshire Police, Andy Marsh, che aveva lanciato la "caccia" internazionale a Brett e Naghemeh King, ha detto che Ashya "ha bisogno di assistenza medica e dei genitori al suo fianco", sottolineando che la situazione attuale non è giusta. Intanto, sempre secondo la Bbc, anche le autorità spagnole stanno valutando il rilascio dei due genitori per permettere loro di raggiungere il figlio in ospedale a Malaga. Sulla vicenda è intervenuto il vicepremier britannico Nick Clegg auspicando che il piccolo venga riunito alla sua famiglia. "Ho un figlio di cinque anni e l'idea di lasciarlo in un ospedale senza nessun contatto coi suoi genitori e fratelli mi riempie, come immagino per tutti i genitori, di orrore". Ashya non vede i suoi genitori da sabato scorso quando sono stati arrestati. Il premier britannico Davide Cameron aveva espresso la sua solidarietà alla famiglia, affermando di capire l'istinto dei genitori desiderosi di offire le cure migliori al figlio.  shya King, il bambino di 5 anni ammalato di tumore al cervello, sottratto dai genitori da unospedale britannico, é in buone condizioni ed è stabile nelreparto di oncologia pediatrica dell'Ospedale infantile diMalaga, sotto custodia giudiziaria. Intanto ieri eoggi il piccolo ha ricevuto la visita del fratello maggiore Dani, di 22 anni, il primogenito dei sette figli di Brett e Nagemeh King, che si staoccupando dei fratelli. Il padre e la madre di Ashya sono detenuti in esecuzione ad un ordine di arresto internazionale spiccato dalle autorità britanniche su denuncia dell'ospedale di Southampton, persequestro di minore. "I miei genitori non sono sequestratori, vogliono solo il meglio per nostro fratello Ashya, con un trattamento alternativoa quello che stava ricevendo a Londra", ha ribadito Dani King alquotidiano Sur Digital.
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