venerdì 22 maggio 2015
​Almeno 20 morti e cento feriti. Se confermata l'ipotesi terroristica, sarebbe la prima volta nel paese.
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La moschea sciita di Kudeih nella provincia di Qatif, nell'est dell'Arabia Saudita, è stata scossa da un'esplosione mentre era affollata per la preghiera del venerdì. Almeno 20 fedeli sono rimasti uccisi e oltre un centinaio feriti.Il ministero dell'Interno ha reso noto che un terrorista con un giubbotto esplosivo si è fatto saltare in aria. La televisione degli Hezbollah libanesi, al-Manar, ha trasmesso immagini di corpi in pozze di sangue, tra vetri e detriti sparsi sul pavimento. L'ospedale della zona ha lanciato un appello per donazioni di sangue mentre dal ministero dell'Interno di Riad hanno fatto sapere che le indagini sono in corso per capire le causa dell'esplosione. La moschea dell'Imam Ali si trova nella provincia orientale di Qatif, cuore della minoranza sciita, che da tempo lamenta di essere marginalizzata nel Paese custode della tradizione sunnita. Gli sciiti rappresentano il 10-15% della popolazione del regno, baluardo del mondo arabo-sunnita che conta poco più di 27 milioni di abitanti. Vivono per lo più nella zona di Qatif e in quella di al-Ahsa, a sud-ovest di al-Khobar. Di recente, la polizia saudita ha smantellato una presunta cellula legata allo Stato islamico, sospettatata di pianificare attacchi per esasperare le tensioni tra le due comunità nella regione orientale. Lo scorso novembre, sette persone, tra cui bambini, sono state uccise nel corso di una commemorazione religiosa. Se confermata la matrice terroristica, si tratterebbe del primo caso in Arabia Saudita. Riad è impegnata a guidare una coalizione di Paesi sunniti nella campagna di bombardamenti contro la ribellione sciita degli Huthi nel vicino Yemen. Ugualmente, partecipa alla coalizione internazionale a guida statunitense contro i jihadisti sunniti dell'Is.
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