martedì 6 ottobre 2015
​Dopo la raccolta di firme in Italia per salvarlo dal boia, una lettera aperta dell'ambasciatore di Riad a Roma.
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​L'ambasciatore dell'Arabia Saudita a Roma, Rayed Krimly, ha intimato all'Italia di non interferire negli "affari interni" del Paese e a non dare lezioni in tema di diritti umani, dopo le campagne promosse contro la condanna a morte del ventunenne Alì Mohammad al-Nimr. In una lettera aperta agli "amici italiani", il diplomatico ha ha invitato "coloro che mostrano particolare interesse ai diritti umani ad approfondire la conoscenza dei casi particolari che si trovano a criticare". Poi ha citato i 14 reati di cui Al Nimr è stato dichiarato colpevole, tra cui "molteplici attacchi armati contro mezzi della polizia, contro personale e stazioni di polizia con armi e bombe molotov, la creazione di cellule terroristiche armate, protezione e assistenza offerta a terroristi ricercati, ripetute rapine a mano armata a danno di negozi e farmacie, nonchè reiterati attacchi a proprietà private e pubbliche".IL CASO - L'OPPOSITORE ARRESTATO A 17 ANNI di Camille Eid
"Amici miei", ha aggiunto il diplomatico ricordando "gli otto decenni di rapporti diplomatici" tra RoL'ambasciatore dell'Arabia Saudita a Roma, Rayed Krimly, ha intimato all'Italia di non interferire negli "affari interni" del Paese e a non dare lezioni in tema di diritti umani, dopo le campagne promosse contro la condanna a morte dell'oppositore Ali Al Nimr. "Amici miei", ha aggiunto il diplomatico ricordando "gli otto decenni di rapporti diplomatici" tra Roma e Riad, "l'epoca dell'imperialismo europeo si è da tempo conclusa, a voi possono non piacere alcuni aspetti dei nostri valori o della nostra cultura o delle nostre leggi, ma questi appartengono a noi e non a voi. Peraltro, anche noi potremmo non gradire alcuni aspetti della cultura, della politica o del sistema giuridico italiano, ma non ci troverete a impartirvi lezioni su come condurre i vostri affari". L'Arabia Saudita, ha concluso, "è un Paese orgogliosamente indipendente e non è mai stato dominato da potenze coloniali. Non è nostro uso interferire negli affari interni di altre nazioni e certamente non tolleriamo che altri tentino di interferire nei nostri".
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