martedì 31 maggio 2016
​La Commissione: il ritmo deve accelerare, effettuati solo l'1% di quelli previsti. Partite le lettere di avvertimento. I NUMERI Mille dispersi in una settimana I Bubbico: se serve useremo le caserme Sfida umana e politica (R. Redaelli)
Ricollocamenti profughi, Ue minaccia sanzioni
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​​"Il ritmo delle ricollocazione deve accelerare" o la Commissione farà scattare procedure di infrazione. Lo dice la portavoce, Mina Andreeva, a chi nota che finora si è fatto solo l'1% delle 160mila relocation promesse. Osservando che "ci sono progressi", Andreeva sottolinea che la decisione "è legalmente vincolante" e "deve essere messa in atto da chi l'ha presa". Per questo "abbiamo mandato lettere di avvertimento" ai governi e "se necessario, non ci vergogneremo di esercitare i nostri poteri come guardiani dei trattati". In tutto ci sono state 1816 persone ricollocate da Italia e Grecia ha specificato Andreeva, ricordando che "proprio ieri 45 persone sono state ricollocate dalla Grecia alla Spagna". "Quello che vediamo in termini di progresso è che per la prima volta, da una settimana, vediamo ricollocazioni su base quotidiana. È un segno incoraggiante, ma naturalmente i progressi devono aumentare" ha aggiunto. Secondo lo schema approvato l'anno scorso e di durata biennale, a ogni paese Ue, con l'eccezione di Regno Unito e Danimarca (che hanno diritto all'opt out su questa materia) è stata assegnata una quota di rifugiati provenienti da Italia e Grecia e aventi diritto all'asilo in Europa. La maggior parte dei paesi ha già messo a disposizione qualche posto, ma molti meno di quanti previsti (in tutto, 7820 su 160 mila). Per ora, il paese più accogliente è stato la Francia, che ha giàaccolto 499 rifugiati da Grecia e Italia, seguita dal Portogallo, 335, e dalla Finlandia, 297.
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