sabato 11 ottobre 2014
​Il piccolo Shana è nato a Philadelphia senza una parte di cervello ed è morto poco dopo. Ma, nel pancione, la sua mamma e il suo papà gli hanno fatto «conoscere» il mondo. E l'amore.
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La sua vita è durata solo quattro ore, ma per i suoi genitori Shane rimarrà sempre «un piccolo miracolo». Shane Michael Haley, nato ieri in Pennsylvania senza una parte del cervello, «ha passato la sua vita intera nelle braccia di una famiglia che lo amava ed è stato battezzato nella fede cattolica», ha scritto la madre su Facebook, annunciando la sua morte.  Parole che hanno scatenato migliaia di risposte improntate alla speranza e alla fede. La coppia, Jenna Gassew e Dan Haley di Philadelphia, aveva scoperto la rara malformazione cerebrale del piccolo lo scorso aprile. «È la cosa più difficile del mondo – aveva scritto la madre –, ma ce la possiamo fare. Siamo i suoi genitori, e ci prenderemo cura di lui più a lungo che possiamo».  Da allora, marito e moglie hanno iniziato un viaggio attraverso gli Stati Uniti per far «vivere » al piccolo, nel pancione, tutte le avventure che non avrebbe potuto sperimentare una volta uscito dal grembo materno. Shane ha così incontrato i giocatori di pallacanestro del Philadelphia Phillies, è stato in cima all’Empire State Building e a Times Square.  Quando Shane è nato, oltre 700mila persone si sono congratulate con la famiglia sulla pagina Facebook, «Prayers for Shane» (Preghiere per Shane) e hanno lasciato preghiere e commenti commossi in calce all’ultimo messaggio della famiglia: «Shane adesso è a casa con Dio e rimarrà per sempre il nostro piccolo miracolo».
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