sabato 20 giugno 2015
​L’Associazione medica ha informato il ministero della Salute che la pratica, già legale per gli adulti, può essere estesa «in casi eccezionali». Coro di pesanti critiche.
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L'Associazione pediatri olandesi (Nederlandse Vereniging voor Kindergeneeskunde, Nvk) si è espressa favorevolmente circa l’estensione dell’eutanasia a minori al di sotto del dodicesimo anno di vita. Il limite di età, secondo la Nvk, dovrebbe essere abbassato in base a valutazioni specifiche circa le facoltà mentali dei pazienti. In alcuni casi, anche bambini che non abbiano compiuto dodici anni si mostrano capaci di capire le conseguenze delle loro decisioni e delle relative scelte mediche. La Nkv si è espressa su istanza del ministro della Salute, Edith Schippers. Questa, un anno fa, aveva chiesto di colmare la lacuna presente nella prassi di applicazione dell’eutanasia, che in alcune occasioni poneva i pediatri di fronte a dubbi circa le azioni da intraprendere. In Olanda, infatti, la “dolce morte” è prevista per i neonati – secondo il tristemente celebre Protocollo di Groningen – e, appunto, per bambini oltre i 12 anni.  Proprio il dottor Eduard Verhagen, ideatore del Protocollo, si era espresso, un anno fa, sul quotidiano olandese Volkskrant circa l’opportunità di acconsentire alla richiesta di morte dei bambini. La formula utilizzata dal dottor Verhagen fu quella usuale, con riferimento a «circostanze estremamente eccezionali» relative ad un bambino che «sta morendo» nelle quali si sceglie di offrire ai genitori una «morte dignitosa» per il proprio figlio. Il parere della Nvk ha suscitato forti polemiche poiché si teme che sia un impulso a decisioni affrettate di genitori e bambini afflitti dalla sofferenza. Con questo primo passo, l’Olanda si incammina sulla strada del Belgio, che da più di un anno consente l’eutanasia per minori che si mostrino capaci di decidere della propria vita in accordo con i genitori.
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