giovedì 19 maggio 2016
Sono due i precedenti dell'anno nero nei cieli egiziani, specchio di un'insicurezza globale dovuta alla minaccia posta dal terrorismo internazionale: il volo russo schiantatosi nel Sinai e il volo di Egypt Air dirottato a Larnaca, sull'isola di Cipro.
Egitto, i precedenti voli dirottati e fatti esplodere
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Sono due i precedenti dell'anno nero nei cieli egiziani, specchio di un'insicurezza globale dovuta alla minaccia posta dal terrorismo internazionale. Lo scorso 29 marzo il volo EgyptAir partito da Alessandria e diretto al Cairo fu dirottato verso l'aeroporto internazionale di Larnaca a Cipro da un uomo che sosteneva di indossare una cintura esplosiva. Nel giro di poche ore, dopo l'atterraggio a Cipro, si è scoperto che il dirottatore era in realtà un uomo che voleva chiedere asilo politico a Nicosia, dove risiedono l'ex moglie e i figli che non vedeva da anni. Quello che sembrava un atto terroristico, quindi, si è poi rivelato una questione privata. L'uomo, Seif Eldin Mustafa, è attualmente a processo a Nicosia. Il 31 ottobre 2015 l'Airbus russo della compagnia aerea Kogalymavia, è stato fatto esplodere nella Penisola del Sinai dopo essere partito dall'aeroporto di Sharm el Sheik. A bordo vi erano 224 passeggeri, nessun superstite è stato trovato. Se Mosca ha da subito temuto si trattasse di un atto terroristico, Il Cairo ha inizialmente cercato di sostenere la tesi del guasto tecnico, anche per «salvaguardare» il Paese da un'ulteriore restrizione nel comparto del turismo, già messo a dura prova dall'instabilità interna. Smentendo anche la rivendicazione arrivata dalla cellula egiziana del sedicente Stato Islamico (Daesh) circa l'abbattimento del velivolo. Lo scorso 24 febbraio sono arrivate però le prime ammissioni egiziane ufficiali, con il presidente Abdel Fattah al-Sisi che ha dichiarato che l'Airbus russo è stato fatto esplodere da terroristi che vogliono destabilizzare il Paese. Il 14 aprile anche la Procura egiziana ha deciso di indagare per atto criminale.
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