venerdì 25 marzo 2016
Bruxelles, avrebbe potuto essere ancora peggio
COMMENTA E CONDIVIDI
Avrebbe potuto essere ancora peggio. Dalle indagini della polizia belga emerge la drammatica consapevolezza che i terroristi che hanno seminato la morte a Bruxelles stavano 
preparando un attacco multiplo simile a quello di Parigi. Una parte della cellula jihadista - quella di cui avrebbe faceva
parte anche Salah Abdeslam – avrebbe dovuto aprire il fuoco con i kalashnikov per le strade della città, mentre 
l’altra si doveva far saltare in aria all’aeroporto di Zaventem e nei vagoni della metropolitana.Secondo gli inquirenti anche Mohamed Belkaid e Amine Choukri appartenevano al gruppo di fuoco di Adbeslam, ma dapprima 
la sparatoria avvenuta nel covo di Forest ( nel corso della 
quale la polizia ha ucciso Belkaid), poi l’arresto di Salah 
hanno impedito che il piano venisse attuato nella sua interezza. E per quanto le autorità abbiano abbassato la soglia di allarme (da condizione 4 a condizione 3), il rischio di una nuova serie di attentati è ancora molto alto: almeno 400 foreign fighters secondo l’intelligence di vari Paesi sono presenti in Europa e si stanno organizzando.Ieri sera a Scharbeeck c’è stato un blitz delle forze speciali che ha portato al fermo di sei persone ritenute legate all’inchiesta sulle stragi. Ma più ancora dell’orrore suscitato dalla terribile strage di martedì scorso è il timore di nuovi clamorosi attentati ad attanagliare l’opinione pubblica. È di ieri l’ipotesi – peraltro non confermata dalle autorità - che 
i terroristi stessero progettando un’azione che doveva avere a 
che fare con l’energia nucleare: una bomba ’sporca’ oppure un 
attacco a una delle molte centrali presenti nel Paese. Uno 
scenario, quest’ultimo, sul quale la procura federale ha sentito 
l’esigenza di intervenire affermando, in una nota, di "non poter 
confermare" che i fratelli jihadisti El Bakaoui avessero 
elaborato un simile piano.Il rischio di un attacco ai siti nucleari a ben vedere è concreto: nelle ultime due settimane ben undici persone sono 
state allontanate per motivi di sicurezza dal loro posto di 
lavoro nella centrale di Tihange. Dopo la sparatoria di Forest, 
sette persone sono state private del diritto di accedere al sito 
e la stessa sorte è toccata ad altri quattro individui dopo gli 
attentati di martedì. Mentre gli elicotteri volteggiavano sopra il centro della capitale e le forze speciali setacciavano Scharbeeck, la giornata di ieri si chiudeva su una Bruxelles impaurita e insolitamente deserta. Alle nove di sera per le strade solitamente animate attorno alla Grand Place, al Teatro d’Opera, a Place de Brouckère era come se sfilassero dei fantasmi. Solo in Place de la Bourse, luogo oramai eletto per testimoniare la pietà verso le tante vittime della strage, il presidio di giovani e di cittadini di ogni etnia resisteva. Stamane è Venerdì Santo. Sarà una via crucis particolarmente dolorosa, sotto l’occhio nervoso della polizia mentre i blindati dell’esercito chiudono l’accesso alle vie più a rischio.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: