sabato 23 luglio 2016
​Un kamikaze si è fatto esplodere questa mattina durante una manifestazione della minoranza etnica hazara. Il ministero della Sanità afgano: oltre 200 feriti.
Attentato a Kabul: oltre 60 morti
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È salito ad almeno 61 morti e oltre 200 feriti il bilancio dell'attentato avvenuto questa mattina a Kabul, dove un kamikaze si è fatto esplodere durante una manifestazione della minoranza etnica hazara. A riferirlo, il portavoce del ministero della Sanità dell'Afghanistan, Ismial Kawis. L'esplosione è avvenuta nella zona di Dehmazang e si teme che le vittime siano ancora di più, ha aggiunto il portavoce. Al corteo partecipavano migliaia di persone, la maggior parte delle quali appunto hazara, per protestare contro un progetto di elettricità del governo che esclude una provincia abitata proprio da questa minoranza sciita. La marcia si stava dirigendo verso il palazzo presidenziale e nonostante fossero dispiegate consistenti misure di sicurezza, l'attentatore è riuscito a colpire una parte consisitente della folla riunita per protestare.EDITORIALE  Un’altra storia. Per vincere ingiustizia e terrore (Marco Tarquinio)Poco dopo è arrivata anche la rivendicazione del Daesh: "Due combattenti dello Stato islamico hanno fatto esplodere cinture esplosive a un raduno di sciiti a Kabul in Afghanistan", ha riferito l'agenzia di stampa Amaq, legata al Califfato. Sul posto sono giunte ingenti forze di sicurezza, mentre molti dimostranti sono stati trasferiti in ospedale. Diverse emnittenti televisive afgane, hanno mostrato in diretta decine di corpi di manifestanti insanguinati a terra, mentre le persone rimaste illese si sono date alla  fuga Diversi attivisti del 'The Enlightening Movement' (Movimento illuminante) che ha organizzato la protesta, hanno confermato che "l'ordigno è scoppiato in mezzo ai manifestanti".

L'Afghanistan è un Paese a maggioranza sunnita e gli sciiti costituiscono il 9% della popolazione. Negli ultimi due anni la comunità hazara è stata vittima di diversi sequestri di gruppo e omicidi settari da parte di talebani e altri gruppi militanti.

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