martedì 28 ottobre 2014
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Gentile direttore,
nella risposta alle perplessità di un lettore circa l’inserimento del Pd nell’area socialista in Europa riguardo ai «valori non negoziabili», lei risponde che è in atto un rimescolamento politico generalizzato e che le conseguenze in riferimento ai valori che sono a cuore dei cattolici lo vedremo presto. Certo è  che, come lei scrive, «certa “sinistra” frou frou e certa “destra” libertina alla fin fine desolatamente pari sono». Detto questo, stiamo assistendo a una corsa di alcune amministrazioni locali per diffondere l’ideologia di gender nelle scuole, per registrare unioni e matrimoni gay contratti all’estero, per ostacolare l’obiezione di coscienza degli operatori sanitari, per ostacolare la libertà di educazione. Ed è nota la parte politica che governa questi enti.
Luciano Badesso - Grosseto
Già, gentile signor Badesso. Del resto, basta seguire le nostre cronache (e leggere i nostri commenti) per essere consapevoli di che cosa abbiano combinato contro le norme vigenti e, dunque, abusando dei propri poteri certi sindaci di “sinistra” (come Marino a Roma, Pisapia a Milano, Merola a Bologna…) e degli interventi che altre autorità, giudiziarie e prefettizie, sono via via costrette a compiere per ristabilire la certezza della legge. Ma una buona e accurata informazione è anche utile per mettere in fila i “laici” peccati commessi, da un punto di vista politico e amministrativo, da esponenti di partito non di un colore solo. Si può «peccare», infatti, come forse più d’uno ricorderà, «in parole, opere e omissioni», e questo significa che si pecca anche per plaudente o remissiva adesione a un’iniziativa sbagliata o, al contrario, per strumentale e, dunque, sterile polemica. La questione è molto seria, gentile lettore. E purtroppo, sebbene non tutti siano uguali e ci siano – lo ripeto – persone coraggiose e con le idee chiare in diversi partiti, si pone in modo diffuso nell’attuale panorama politico. Questo perché si continua confondere l’opportunità di sostenere tutto ciò che aumenta il grado di solidarietà di una società umana – e, dunque, anche rapporti stabili diversi da quello che nasce dal matrimonio tra un uomo e una donna – con la necessità di supportare la speciale realtà della relazione matrimoniale naturalmente aperta alla vita. Io continuo a sperare che in tanti si rendano conto della gravità degli errori commessi (per azione ostile o colpevole inazione) a danno della famiglia così come la nostra Costituzione la riconosce e la definisce e da millenni una salda coscienza morale la sente. E mi auguro che tutti, ovunque schierati, ognuno per la sua parte, comincino ad agire secondo giustizia.
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