lunedì 15 dicembre 2014
A ottobre debito a 2.157,5 mld, entrate -2,7% a 28,5 mld. Governatore, destinare Tltro a economia reale, "ma imprese riducano dipendenza da banche". Più deflazione con petrolio, verso acquisti titoli.
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​Parla in audizione alla Camera Ignazio Visco. E non nasconde la sua preoccupazione per una inflazione che non accenna a risalire. "Non siamo in una situazione di deflazione - spiega il governatore di Banitalia - ma i rischi non possono più essere ignorati". Perchè - osserva il numero uno di Palazzo Kock - "se le nuove informazioni sull'inflazione confermeranno la persistenza o addirittura l'aggravarsi dei rischi per la stabilità dei prezzi nell'area dell'euro occorrerà avviare, con tempestività, ulteriori interventi di acquisti di titoli su larga scala".
Poi l'auspicio del governatore: che i finanziamenti ottenuti dalle banche attraverso le Ltro (piano di rifinanziamento a lungo termine della Bce, ndr) vadano a imprese e famiglie. Dopo aver sottolineato che "la ripresa dei prestiti bancari sarà necessariamente graduale" e che "i prestiti alle famiglie potrebbero tornare ad aumentare già nei primi mesi dell'anno", Visco aggiunge che "ad accelerare la ripresa del credito possono contribuire sia le prossime misure del Consiglio direttivo delle Bce, sia la conclusione dell'esercizio di valutazione. Il ricorso alle prime due Tltro (Targeted Long Term Refinancing Operation, ossia operazione di rifinanziamento mirata a lungo termine, ndr) è stato, per l'area dell'euro pari a 212 miliardi, poco più della metà del massimo potenzialmente ottenibile dall'intero sistema; per le banche italiane, il ricorso è stato di 57 miliardi, contro un potenziale massimo di circa 75. Questi risultati sono coerenti con la fase di debolezza della domanda di credito". "Gli intermediari hanno comunque reso esplicita l'intenzione di destinare i finanziamenti a basso costo ottenuti con le Tltro al sostegno dell'erogazione di fondi a imprese e famiglie - conclude - è essenziale che ciò avvenga".
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