sabato 15 giugno 2013
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"Marchionne dia fiducia ai lavoratori di Pomigliano, perché mettere fuori operai di 40-45 anni significa commettere un delitto umano, una grande calamità per questo territorio. Non si badi solo al profitto, ma ci sia più umanità": lo ha detto il vescovo di Nola, monsignor Beniamino Depalma, che stamattina si è recato davanti allo stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco per dare la propria solidarietà ai lavoratori così come promesso ieri a un gruppo di cassaintegrati che si era recato in Curia. Quando Depalma è arrivato davanti allo stabilimento i manifestanti erano già andati tutti via."Avevo promesso loro di venire - ha spiegato il vescovo - e ho mantenuto la parola. Ma vorrei dire a questi lavoratori, che le battaglie non si vincono lanciando accuse gli uni contro gli altri, ma con il dialogo e la solidarietà. Capisco la loro sofferenza e disperazione, e sono loro vicino".l vescovo, infine, ha lanciato un appello all'Ad della Fiat Sergio Marchionne. "A Firenze qualche giorno fa - ha detto monsignor Depalma - ha parlato di patto sociale, che si deve  avere il coraggio di stare insieme. Bene, rivolgo a lui lo stesso appello: tenga presente questo territorio, non abbandoni questi lavoratori che non sono come quelli di una volta, ma più responsabili. Dia loro fiducia. E senza accusare nessuno - ha concluso - non si badi solo al profitto, ma ci sia un po' più di umanità da parte di tutti".
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