mercoledì 20 maggio 2015
Multa da 5,6 miliardi di dollari a 5 banche. Le autorità Usa: danneggiati tantissimi consumatori.
Finanza, se al tavolo siedono i bari di Pietro Saccò
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Il Dipartimento della giustizia americano continua ad essere un incubo per le grandi banche a stelle e strisce e per i big internazionai del credito. Prima la crisi dei mutui subprime e le relative sanzioni, ora una sanzione complessiva da 5,6 miliardi di dollari a carico di JPMorgan Chase, Citigroup, Barclays, Rbs e Ubs per la manipolazione dei cambi.Il mese scorso per lo scandalo Libor la tedesca Deutsche Bank è stata multata per 2,5 miliardi di dollari. Cifre da capogiro che pesano sui bilanci delle banche, non più di tanto sui conti degli istituti americani che possono dedurre multe e sanzioni dal fisco. Per ogni dollaro pagato in sanzioni possono recuperare 35 centesimi. Per decenni le banche sono state inoccabili ma dopo l'esplosione della crisi dei mutui subprime Dipartimento di giustizia, Federal Reserve e enti di controllo statali sono particolarmente severi. Pur di evitare i processi le banche accettano il pagamento di multe salatissime. Secondo alcune stime dal 2009 ad oggi le banche americane hanno collezionato tra sanzioni e rimborsi un conto che supera i 150 miliardi di dollari, ai quali vanno sommate le multe inflitte a banche estere, praticamente al gotha della finanza europea. Il triste primato spetta a Bank of America che è stata multata anche nella vicenda Libor, pur se con soli 200 milioni di dollari. Il colosso guidato da Brian Moynihan tra patteggiamenti, multe e rimborsi supera i 60 miliardi di dollari e può annoverare la sanzione più salata della storia quando l'estate scorsa accettò di versare 17 miliardi di dollari per chiudere l'ennesima indagine del dipartimento di giustizia. Dopo Bofa c'è la prima banca americana per asset, JPMorgan che ha collezionato sanzioni per 27 miliardi di dollari di cui la metà con un singolo procedimento l'anno scorso.
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