giovedì 14 gennaio 2016
La denuncia del sindacato Cgt: perquisizioni negli uffici, potrebbe essere caso analogo a Volkswagen. Tonfo del titolo in Borsa. L'azienda: nessun software truccato.
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​Nuova bufera nel settore dell'auto: stavolta sotto la lente è la francese Renault, sospettata di frode sulle emissioni, e la notizia di perquisizioni in numerosi uffici e impianti fa cadere a picco il titolo, che registra perdite fino a oltre il 20%, e trascina al ribasso anche i listini europei, i quali estendono ulteriormente le perdite a metà seduta. Secondo quanto riportato dai sindacati, la polizia francese ha eseguito una serie di perquisizioni in numerosi uffici e impianti del costruttore. Dal momento che l'attenzione degli inquirenti si è concentrata sulle aree di test per i motori, sembra che Renault possa avere inserito nelle sue vetture un software in grado di eludere i controlli sulle emissioni, come quello scoperto su centinaia di migliaia di auto diesel di Volkswagen. La notizia di possibili trucchi è stata però seccamente smentita dalla Casa francese: confermando le ispezioni della polizia anti frode, fa sapere infatti che non è stato trovato alcun sowtfare fraudolento che consenta di aggirare i testi sulle emissioni, come quelli trovati invece sulle vetture Volkswagen. Il titolo Renault cede ora il 17%. Male anche Volkswagen (-4,11%), Bmw (-3,87%), Daimler (-4,91%) e Peugeot (-6,34%).
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