venerdì 4 settembre 2015
​Dopo 5 anni di "cassa" da lunedì al lavoro in 300 per arrivare in pochi giorni a 1.500. Entro la fine dell'anno ci saranno quasi tutti dei 5.000 finiti nel "limbo" lavorativo.
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Sono circa 1800 i lavoratori di Mirafiori coinvolti da lunedì prossimo nell'avvio della produzione del nuovo suv Levante della Maserati. Circa 300, già formati, saranno infatti impiegati direttamente nel reparto lastratura, primo "step" della produzione a cui seguiranno quelli del montaggio, della verniciatura e della finitura. Altri mille e cinquecento saranno formati sulla linea della Mito e a questo fine è stato deciso di spalmare la produzione delle circa 250 auto prodotte mensilmente su dodici giorni anziché su sei. Lo ha stabilito la Commissione Organizzazione e Sistemi di produzione riunitasi il primo settembre scorso. "Entro la fine dell'anno - osserva Flavia Aiello della Uilm di Torino - la maggioranza dei lavoratori di Mirafiori oggi in cassa integrazione, (circa 5000, ndr) farà ritorno in fabbrica". L'azienda ha inoltre previsto il rientro a Mirafiori di alcune attività oggi svolte all'esterno, come il controllo affidabilità delle auto, per consentire l'impiego anche di quella fascia di lavoratori con minori capaità produttive, che attualmente comprende diverse centinaia di operai. Venerdì prossimo una delegazione dei sindacati firmatari del contratto visiterà l'impianto per verificare l'avanzamento dei lavori per l'adeguamento dello stabilimento alla produzione dei nuovi modelli. La prima Levante potrebbe essere completata entro la fine dell'anno "ma non importa che sia dicembre o marzo - commenta Aiello - l'importante è che la qualità sia adeguata a un'auto di lusso"
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