lunedì 21 luglio 2014
Il fatturato dell'industria a maggio scende dell'1,0% rispetto ad aprile, segando il secondo ribasso congiunturale consecutivo, mentre resta positivo su base annua. Gli ordinativi scendono del 2,1%, dopo due mesi in aumento.
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Il fatturato dell'industria a maggio scende dell'1,0% rispetto ad aprile, segando il secondo ribasso congiunturale consecutivo, mentre resta positivo su base annua, anche se appena sopra lo zero, con un incremento dello 0,1% (dato corretto per effetti calendario). Lo rileva l'Istat, che stavolta registra i dati peggiori sui mercati esteri. Gli ordinativi dell'industria a maggio scendono del 2,1% su aprile, dopo due mesi in aumento. Le commesse calano anche su base annua, con un ribasso del 2,5% (dato grezzo). E' la prima flessione dopo 8 mesi. Se in termini mensili a pesare è l'estero, a livello tendenziale è ancora il mercato interno a fare peggio. Il dato mensile deriva da una diminuzione del 4,5% degli ordinativi esteri. Nettamente meno forte è invece risultata la flessione di quelli interni (-0,2%). In termini tendenziali la responsabilità cade tutta sul mercato nazionale: in discesa del 5,1%, contro una crescita dell'1,4% ottenuta fuori confine. Guardando ai diversi comparti, l'Istat segnala un 'boom' per gli ordini che riguardano la fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+15,0%). E molto bene è andata anche per la fabbricazione di mezzi di trasporto (+10,6%). In arretramento invece risultano la fabbricazione di macchinari e attrezzature (-13,6%) e quella di prodotti chimici (-8,8%). La battuta d'arresto segnata a maggio dagli ordinativi, considerati anche un indice anticipatore, potrebbe essere dovuta a un rimbalzo all'indietro, spiegano gli esperti dell'Istituto di statistica, dopo i dati molto positivi dei mesi precedenti.
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