giovedì 1 ottobre 2015
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Il gelato italiano artigianale piace. Piace così tanto che la multinazionale Unilever se l'è comprato. Ha infatti aquistato Grom, un marchio nato a Torino nel 2003, con l'apertura di una gelateria da parte di due amici, Federico Grom e Guido Martinetti, e diventato uno dei simboli della buona gelateria in tutto il mondo con 67 negozi. "Il business di Grom - spiega una nota della multinazionale - resterà autonomo e continuerà ad essere gestito da Federico e Guido dalla sede torinese". I termini finanziari dell'accordo non sono stati divulgati. "I consumatori di Grom - spiega Kevin Havelock, president Refreshment Category di Unilever - continueranno ad apprezzare gli stessi gusti e lo stesso sapore del gelato Grom che amano da sempre. Allo stesso modo, facendo leva sulle economie di scala, Unilever favorirà l'accesso a nuovi mercati e aiuterà Grom a creare nuove opportunità di crescita". "Continueremo ad utilizzare i migliori ingredienti provenienti dalla nostra azienda agricola biologica Mura Mura e quelli realizzati dai nostri fornitori, e manterremo la produzione a Torino, per continuare ad offrire ai nostri consumatori i gelati e i sorbetti che amano", ha assicurato Guido Martinetti. La storia di Grom L'azienda, nata con un capitale iniziale di poche decine di migliaia di euro, in parte donate dalle famiglie degli imprenditori, riscuote subito un successo tale da consentire già due anni dopo, nel 2005, la nascita di un laboratorio di produzione per rifornire gli altri punti vendita che avevano aperto nel frattempo a Padova, Firenze e Parma. Due anni dopo sarà invece il turno dell'azienda agricola "Mura Mura", 20 ettari di terreno dove viene coltivata la frutta, rigorosamente bio, da utilizzare per la preparazione dei gelati, garantendo così a Martinetti e Grom il controllo su larga parte del ciclo produttivo. Risale sempre al 2007 l'apertura del primo negozio fuori dai confini patri, a New York, evento salutato dal New York Times con il titolo "Two Turin gelato men, hoping New York will melt". Anche in questo caso il successo è immediato. Negli anni successivi si assisterà alla nascita di nuovi punti vendita all'estero e all'allargamento dell'offerta di Grom a prodotti come i biscotti e i frappè, sempre nel nome della qualità e dell'attenzione per l'ambiente, concretizzata nel progetto ecologico 'Grom Loves World'. "Tutta la plastica viene sostituita dal Mater-Bi, una bioplastica biodegradabile e compostabile realizzata con fonti rinnovabili di origine agricola, come amido di masi e oli vegetali", spiega l'azienda, "la carta viene certificata dal più importante ente internazionale per la gestione responsabile delle foreste e delle popolazioni che vi vivono". Una filosofia imprenditoriale che Unilever ha promesso di non scalfire.
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