martedì 23 luglio 2013
​È stato firmato questa mattina a Milano l'accordo tra Expo Spa e i rappresentanti dei sindacati il protocollo che disciplina le modalità di assunzione e di impiego del personale durante i sei mesi della kermesse. Sono previste forme di contratto flessibili per i giovani. Letta: «Un'ottima intesa. L'Expo si conferma un laboratorio per il Paese e un volano per la nostra economia».
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​Maggiore flessibilità sul lavoro e un modello che può essere replicato anche a livello nazionale per l'organizzazione di grandi eventi. Expo 2015 Spa ha firmato questa mattina a Milano con i rappresentanti dei sindacati il protocollo che disciplina le modalità di assunzione e impiego del personale durante l'esposizione universale.Il protocollo riguarda i sei mesi dell'esposizione universale e il periodo di preparazione precedente. Il protocollo è stato firmato dall'amministratore delegato di Expo Giuseppe Sala, il Segretario generale di CGIL Milano Graziano Gorla, il Segretario generale di CISL Milano Metropoli Danilo Galvagni e il Segretario generale di UIL Milano e Lombardia Walter Galbusera. Positivo il giudizio del ministro del Lavoro, Enrico Giovannini secondo cui l'accordo contiene «buone idee»: dai tirocini formativi ai contratti a termine, dall'apprendistato alla sicurezza sul posto di lavoro.«Le parti sociali hanno compreso l'importanza dell'evento internazionale come occasione storica per il Paese, soprattutto in termini di opportunità per un rilancio dell'occupazione, dando prova di grande responsabilità», ha dichiarato il ministro. «Rispondendo al mio invito a far presto, hanno anticipato i tempi e trovato soluzioni condivise».

L'amministratore delegato di Expo 2015 spa, Giuseppe Sala, ha sottolineato l'importanza della firma in quanto «si tratta di contratti in deroga rispetto alla normativa in vigore», mentre il focus del protocollo di intesa è l'individuazione di un accordo sulle forme di flessibilità destinati ai giovani. Tali saranno i 340 impiegati che verranno inquadrati con un contratto di apprendistato; altri 300 invece verranno assunti con contratti a tempo determinato, da pescare nelle liste di mobilità o disoccupazione; infine i 195 stagisti, retribuiti con 516 euro al mese. Ai 18.500 volontari si arriva calcolando una media di 475 al giorno, impiegati per un minimo di cinque ore durante l'arco di una giornata, per una permanenza media di due settimane. Soddisfatti anche i rappresentanti sindacali. La Camera del Lavoro di Milano ha messo in evidenza come l'accordo raggiunto oggi rappresenti un punto di equilibrio tre «esigenze di flessibilità connesse all'evento espositivo, nel pieno rispetto delle attuali norme legislative e contrattuali». Nei prossimi mesi - si legge in una nota sindacale - il confronto proseguirà per definire gli aspetti relativi all'organizzazione del lavoro (orari di lavoro, ferie) nel periodo dell'evento e l'introduzione di un premio di risultato.L'intesa con i sindacati prevede anche la creazione di un Osservatorio che monitori il rispetto dell'accordo stesso, oltre alla costituzione di un comitato di coordinamento sui temi di sicurezza e legalità. Sala si è augurato che «il nostro esempio trovi applicazione su un territorio più esteso, anche a livello nazionale».«Un'ottima intesa» così Enrico Letta sull'accordo siglato a Milano in vista dell'Expo 2015. «Il contributo delle parti sociali è stato molto produttivo», sottolinea Letta per il quale sulla base dell'intesa raggiunta «si può pensare a un modello nazionale. L'Expo si conferma un laboratorio per il Paese e un volano per la nostra economia».

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