martedì 15 aprile 2014
​Secondo un'indagine Nielsen l'auto condivisa raccoglie sempre più consensi, ma un automobilista su due spera di potersi comprare un'auto nuova entro due anni. E il mercato delle quattro ruote mostra segnali di ripresa.
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Anche in Italia si sta affermando la cultura, seppure ancora molto teorica, del car sharing, ovvero dell’auto non di proprietà, condivisa quindi con altri. Sette italiani su 10 dicono che poterla utilizzare è importante. Anche se uno su due pensa di acquistarne una propria nei prossimi due anni, magari usata. Tra i giovani under 30 la percentuale sale al 60%. Nella concezione comune, comunque, l’automobile non è più vista come una status symbol. Solo il 29% di chi possiede un’automobile la ritiene tale. Si sta affermando, pare, un concetto più utilitaristico delle quattro ruote: un mezzo che serve per spostarsi. Sono dati che emergono dalla Survey “Automotive demand” di Nielsen, che ha messo a tema il concetto di auto e l’atteggiamento dei consumatori, condotta nel terzo trimestre 2013 su un campione di oltre 29.000 persone in 58 Paesi, tra cui l’Italia. “Dati – spiega Giovanni Fantasia, ad di Nielsen Italia – che indicano che gli anni della crisi hanno reso i consumatori più furbi, pragmatici ed esigenti”. Intanto il mercato dell’automobile inizia a mostrare segnali di ripresa, come indicano i numeri di immatricolazioni dichiarate dalla Motorizzazione civile: a febbraio 2014 118.328 unità (+8,59% vs. febbraio 2013), e nei primi due mesi dell’anno 236.500, vale a dire il 6,02% in più sullo stesso periodo dell’anno precedente. Il 46% degli Italiani, secondo lo studio Nielsen, possiede una sola automobile, il 36% ne possiede due e infine il 7% tre o più. A livello nazionale è soltanto il 10% a non possedere l’auto, dato sensibilmente al di sotto della media UE (20%). In Europa è il 55% a essere proprietario di un autoveicolo, ma scende al 21% la percentuale di quanti ne possiedono due e al 4% quelli che possiedono tre o più mezzi. Agli italiani piace guidare (71%) e considerano l’automobile alla pari di un “buon amico” (70%), dato al di sopra di quello della media UE (60%). Il 66% degli intervistati ha espresso il desiderio di volere acquistare un’auto migliore rispetto a quella posseduta, nel momento in cui le condizioni economiche lo permettessero. Meno della metà del campione italiano fa il pendolare (47%) per andare al lavoro, mentre nel resto del mondo è il 61% (+14 punti vs Italia). In termini di tempo trascorso in auto alla settimana, il 25% dedica più di 4 ore (mediamente circa un’ora al giorno) per recarsi al lavoro. In Europa la percentuale dei pendolari è superiore (55%) anche se il tempo trascorso in auto è inferiore (meno di un’ora la settimana). da notare che il 63% degli intervistati italiani dichiara di possedere una o più biciclette, contro il 58% della media UE, il 19% di disporre di uno scooter (Europa 7%) e il 12% di una moto (UE 9%). Per quanto riguarda la bicicletta elettrica, la sua diffusione resta molto bassa, sia in Italia (2%) che in Europa (3%). Ciò è spiegabile con il costo, ancora elevato, e la difficoltà di trovare punti di rifornimento per la ricarica.
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