Quando si andrà in pensione e,
soprattutto, con quanti soldi: da martedì prossimo, dopo la
Festa del 25 aprile, 150mila italiani inizieranno a trovare
nella buca delle lettere l'ormai nota "busta arancione"
dell'Inps e a scoprire quindi tra quanti anni potranno lasciare
il lavoro e soprattutto su quanto potranno contare come assegno
mensile. Magari non tutti saranno felici di scoprire che, ad
esempio, la loro vecchiaia non sarà rosa e fiori.
Ma l'Inps punta proprio a rendere tutti edotti della
propria situazione finanziaria futura. Quindi magari qualcuno
potrebbe decidere di integrare con una pensione privata. Il
tutto al netto delle possibili novità, ora al vaglio del
governo per allentare le regole per l'uscita (la cosiddetta
flessibilità in questi giorni al centro del dibattito). Un
dibattito che vede i sindacati compatti nella richiesta di una riforma vera mentre il presidente della
commissione lavoro di Montecitorio, Cesare Damiano invita a
smetterla di fare "terrorismo previdenziale: moltiplicare
messaggi allarmanti senza indicare le soluzioni crea confusione
e ansia tra pensionati, lavoratori e giovani".
Le buste, spiegavano dall'Istituto, saranno inviate su tutto
il territorio nazionale, senza Regioni o Comuni pilota, per
rendere il più capillare possibile la loro diffusione. Sempre
dall'Inps spiegavano che per la consegna della gran parte di
questo primo pacchetto bisognerà aspettare appunto i giorni
successivi al weekend del 25 aprile.
L'invio delle buste sarà casuale relativamente all'età e alla
professione dei destinatari. Ovviamente, le spedizioni sono
dirette solo a quanti non sono digitalizzati, cioè muniti del
pin dell'Inps o dello Spid, la password unica che permette
l'accesso online ai diversi servizi della pubblica
amministrazione. Infatti già da tempo l'Inps ha attivato sul web
la funzione che consente la simulazione dell'assegno futuro.
Tornando alla versione cartacea, alla busta arancione,
all'interno chi la riceverà troverà una lettera di tre pagine,
con la storia contributiva (e il consiglio a controllare
l'estratto conto), la previsione della data di uscita, l'importo
dell'assegno e del rapporto tra busta paga e quanto si avrà in
tasca una volta a riposo. L'obiettivo dichiarato è rendere
consapevoli e quindi vigili i cittadini.
Quella dell'Inps è una proiezione standard, basata su delle
costanti (crescita di Pil e stipendio dell'1,5%, nessuna
interruzione lavorativa).
Ma i più pignoli, potranno avere informazioni aggiuntive:
per poter fare tutte le simulazioni possibili, cambiando i
parametri, il cittadino viene invitato a prendere Spid, il
sistema pubblico d'identità digitale. Non a caso l'operazione è
stata realizzata anche attraverso il sostegno finanziario
dell'Agid, l'Agenzia per l'Italia digitale.