martedì 29 luglio 2014
Il gruppo guidato da Francesco Caio parteciperà a una midcompany. Angeletti: sindacati non influenti. Lupi: ore decisive.
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È stato trovato l'accordo con le banche sull'impegno di Poste in Alitalia: il gruppo guidato da Francesco Caio parteciperà con 65 milioni a una midcompany. "Se hanno fatto l'accordo con gli azionisti l'accordo con Etihad è fatto. Lo ha detto il segretario generale della Uil Luigi Angeletti. Ai giornalisti che chiedevano se la posizione della Uil potesse mettere a rischio l'accordo Angeletti ha risposto: "Noi non siamo così influenti. Quello che è influente è l'accordo tra gli azionisti". "Siamo arrivati alle ore decisive: Etihad ha posto questioni molto chiare cui è stata data una risposta chiara dal Cda di Alitalia. Adesso bisogna tradurre quelle risposte in fatti molto concreti". Così il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, sulla situazione in Alitalia. Per capire l'evolversi della situazione, è "questione di ore". "Questa è la settimana decisiva. Vediamo in queste ore, perché credo sia questione di ore, l'evolversi della situazione", ha detto Lupi a margine della presentazione dei dati dell'esodo estivo. "Non ci saranno altri giorni, anche perché i tempi erano chiari a tutti, sindacati, soci e banche", ha detto il ministro sottolineando la necessità di arrivare a conclusione. "L'alternativa è molto chiara e lo devono sapere tutti - ha ribadito - non ci sono altre possibilità. Il tira e molla non è ammesso, ognuno si assuma le proprie responsabilità"."Che il tempo sia ormai scaduto è noto a tutti: è indispensabile, in questa ultima settimana, che ci sia un'accelerazione che non è più evitabile". È quanto ha detto l'ad di Atlantia, Giovanni Castellucci, parlando della situazione di Alitalia. "I problemi sono a vario livello ancora, e devono essere risolti ad horas. Il tema non è quanto ci si avvicina a una soluzione, ma è un altro: si sta giocando con il tempo e con il fuoco"."Sarebbe bene capire cosa stanno facendo Poste e gli altri soci e smetterla di cercare di scaricare sul sindacato le sorti di un'azienda che è invece in mano agli azionisti". Ad affermarlo, a margine del presidio dei lavoratori dell'Eni davanti a Montecitorio, è il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.Commentando le dichiarazioni del ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, che ha ribadito che erano giorni decisivi per Alitalia, il leader della Cgil puntualizza: "Per quel che ci riguarda gli accordi ci sono già". Con la decisione di Poste di partecipare all'aumento di capitale di Alitalia per 65 milioni di euro, l'accordo tra Alitalia e Etihad sembra a un passo: "Credo che siano il governo e il cda a dovercelo dire", risponde Camusso.
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