sabato 26 settembre 2015
​Il viceministro dei Trasporti Nencini: ma gli automobilisti non rischiano nulla. Il Financial Times: l'Ue sapeva da due anni.
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​​In Italia i motori diesel truccati dalla Volkswagen potrebbero essere circa un milione, secondo il viceministro ai Trasporti Riccardo Nencini che ha annunciato controlli in corso al riguardo, ma chi dovesse circolare in Italia con una vettura dotata del turbodiesel incriminato nell'affare Volkswagen-Usa per il momento non rischia nulla. E se mai dovessero essere rilevate irregolarità nella omologazione, la responsabilità ricadrebbe solo sul Costruttore. È quanto risulta da una serie di verifiche fatte a livello di Autorità interessate al problema e di esperti del settore. Va precisato, infatti, che se anche venisse contestata la non rispondenza delle emissioni a quelle richieste dalla Ue in seguito ad un controllo dinamico specifico - non ancora definito o programmato - la responsabilità resterebbe comunque a carico della Casa automobilistica. E anche il viceministro dei Trasporti ha ribadito oggi che i proprietari delle auto in questione "sono vittime di una truffa". Per essere targata in Italia ogni auto deve essere omologata e nessuno può elevare - sempreché lo stato di manutenzione sia corretto e le emissioni siano dunque nei limiti dichiarati da costruttore - infrazioni o provvedimenti di sequestro fino a che (è una ipotesi remota) il Ministero dei Trasporti revochi questa omologazione. Nessun problema dunque, almeno per ora, per una delle situazioni che stanno maggiormente preoccupando gli automobilisti italiani in questi giorni: quella dei blocchi della circolazione o dell'ingresso nelle ztl. In tutti questi casi a far fede è la classificazione che compare sulla carta di circolazione. Il Financial Times: l'Ue sapeva da due anni. Nei palazzi comunitari di Bruxelles tutti ostentano stupore ed incredulità per lo scandalo dei motori diesel truccati della Volkswagen. Ma erano stati avvertiti sin dal 2013 (i primi dati risalgono al 2011) del pericolo per l'ambiente rappresentato da software e strumenti (peraltro illegali sin dal 2007) per alterare i risultati dei test inquinanti dei motori diesel. Gli stessi programmi e marchingegni impiegati da Volkswagen e scoperti negli Usa ma invece ignorati dai Ventotto nonostante fossero stati messi in guardia. È quanto emerge dal rapporto del Joint Research Center dell'Ue illustrato ai vertici comunitari due anni fa secondo quanto riferisce il Financial Times in prima pagina. Rapporto che suggeriva già allora di effettuare i test sui gas inquinanti su strada e non dentro officine attrezzate solo a simulare l'andatura più o meno veloce delle auto. La casa automobilistica prepara un intervento su 11 milioni di auto. Volkswagen sta preparando un piano per intervenire sugli 11 milioni di auto coinvolte dallo scandalo del "defeat device", il software con cui la casa automobilistica ha falsato i test sulle emissioni. Lo ha detto la stessa Volkswagen secondo l'agenzia Bloomberg. Vw contatterà "velocemente" i clienti e l'intervento sarà gratuito.
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