mercoledì 30 aprile 2014

Nel giorno in cui i sindacati manifestano in difesa dei posti di lavoro, torna a crescere dopo un anno il numero degli occupati. La disoccupazione resta alta. E nel commercio è "apertura selvaggia"
Veglie in tutta Italia (Ilaria Solaini)
Scola alla Stazione centrale di Milano
LEGGI Il messaggio della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace
SCHEDA Garanzia giovani, come funziona

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La Festa del Lavoro si apre con un primo segnale positivo. Flebile, ancora incerto, ma che potrebbe rappresentare l’inizio della risalita. Per la prima volta da un anno a questa parte, infatti, gli occupati a marzo hanno registrato un incremento. 73mila persone in più in attività, rispetto a febbraio, che hanno portato il totale degli occupati a 22 milioni 356mila. Su base mensile si tratta di un aumento dello 0,3% ma se si guarda allo stesso mese dello scorso anno si riscontra ancora una diminuzione dello 0,6%, pari a 124mila occupati in meno.La rilevazione mensile dell’Istat registra anche una lieve diminuzione dei disoccupati (-0,2%) pari ad appena 5mila persone che portano il totale dei senza-lavoro in ricerca a 3 milioni 248mila, pari a un tasso del 12,7%. Anche in questo caso, se si guarda a un anno fa la situazione resta sconcertante, con un aumento del 6,4%, pari a 194mila persone in più in cerca di lavoro. In parallelo a questi due movimenti sta la forte diminuzione degli inattivi (coloro ciò che non lavorano e non cercano un’occupazione): meno 0,5% rispetto a febbraio 2014 e meno 1,2% su base annua. Resta sempre su livelli allarmanti, poi, la situazione dei giovani. I disoccupati tra 15 e 24 anni, infatti, sono 683mila, in aumento dello 0,1% su febbraio e dello 0,8% in un anno, pari a un tasso del 42,7% rimasto stabile. Sull’intera popolazione di quella fascia d’età sono dunque alla ricerca di un lavoro l’11,4% dei giovani, poco più di uno su dieci.La «Garanzia giovani». E proprio ai giovani tra i 15 e i 29 anni è rivolta la «Garanzia giovani» che debutta nel giorno della festa dei lavoratori. Da oggi, infatti, le ragazze e i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che hanno concluso un ciclo di studi o che sono disoccupati, potranno iscriversi a un apposito portale sul web per ricevere assistenza dai Centri per l’impiego o dalle Agenzie per il lavoro. Questi centri, dopo un colloquio e un bilancio delle competenze, indirizzeranno i giovani verso un nuovo progetto formativo, un contratto di lavoro, un tirocinio in un’azienda, forniranno un aiuto per avviare un’attività in proprio nel commercio o nell’artigianato, oppure infine li avvieranno verso il servizio civile. Il tutto in un tempo massimo di 4 mesi tra la «presa in carico» del ragazzo da parte dei Centri per l’impiego e la proposta finale. La Garanzia giovani interesserà nell’arco di 2 anni un bacino potenziale di 2,2 milioni di ragazzi. L’obiettivo è accorciare il più possibile il tempo che intercorre tra la fine di un ciclo di studi e la prima vera esperienza lavorativa, per evitare che i giovani restino troppo a lungo fuori dal mercato del lavoro, finendo per scoraggiarsi e perdendo occasioni per arricchire la loro professionalità.Il ministro del Lavoro. Giuliano Poletti ha ribadito che «l’impegno prioritario del Governo è quello di attuare interventi che possano favorire la ripresa economica e stimolare la crescita dell’occupazione». Quanto alla Garanzia giovani, «è la prima volta che viene affrontato un programma così grande e ambizioso, che ha come obiettivo l’integrazione di un’intera generazione nel lavoro. Perché questa iniziativa raggiunga i suoi obiettivi, però, sono necessari la piena collaborazione di tutti i livelli istituzionali coinvolti nella realizzazione e l’impegno convinto di tutta la comunità nazionale, a partire dal mondo delle imprese, del sindacato, del terzo settore».Le manifestazioni. Sarà a Pordenone la manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil per la Festa dei lavoratori. Un appuntamento che presenta il Friuli Venezia Giulia come territorio emblematico, a cominciare dalla vertenza Electrolux, di una crisi che coinvolge l’Italia e l’Europa. «Più lavoro, più Europa, più solidarietà» è il tema scelto per il corteo e la manifestazione finale, che vedrà gli interventi dei tre segretari nazionali Luigi Angeletti, Raffaele Bonanni e Susanna Camusso, nel palco allestito nella centrale piazza XX Settembre. L’Ugl invece ha deciso di manifestare a L’Aquila in segno di solidarietà con la popolazione ancora piagata dagli effetti del terremoto di 5 anni fa. A Roma si terrà il consueto concertone organizzato sempre dai confederali, mentre a Taranto si terrà la seconda edizione di una manifestazione di dibattiti e musica.La spaccatura nel commercio. Festa dei lavoratori, ma non per tutti. Oltre ai servizi essenziali, infatti, resteranno aperti anche molti iper e supermercati in particolare in Centro e nel Nord Italia, con il personale "comandato" al lavoro. Una scelta, quella di restare aperti pure nel giorno festivo, come già accaduto a Pasqua, il lunedì dell’Angelo e il 25 aprile, basata sulla completa liberalizzazione degli orari del commercio varata dal governo Monti. Puntuali anche questa volta le critiche e gli scioperi proclamati dalle federazioni del commercio di Cgil, Cisl e Uil. La discussione, però, ora investe anche il Parlamento dove sta per essere avviata in Commissione Attività produttive della Camera la discussione su una proposta di legge sintesi di vari testi di Pd, Pdl, M5S, oltre che dall’articolato di iniziativa popolare sul quale hanno raccolto le firme la Confesercenti con il sostegno della Cei. Obiettivo: individuare alcune feste con chiusura inderogabile, delega agli enti locali per regolare le domeniche e aiuti al piccolo commercio. Contraria, oltre alla grande distribuzione, si è detta ieri il sottosegretario allo Sviluppo Simona Vicari (Ncd).
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