venerdì 15 maggio 2015
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Fare impresa sociale «è un’opportunità per cambiare i paradigmi»: la definizione è di Mario Vigentini, ideatore e fondatore di Marioway, un’iniziativa di imprenditoria sociale basata appunto sul cambio di paradigma nel rapporto tra normodotati e disabili. A prima vista, infatti, Marioway è soprattutto un’opportunità per migliorare la qualità della vita dei disabili. Non che non lo sia, ma cambiando prospettiva diventa «un’opportunità per i normodotati – spiega Vigentini, che ha una lunga esperienza come educatore nella cooperazione sociale – di avvicinarsi alle persone disabili, che possono insegnare tantissimo». L’idea di Marioway nasce alcuni anni fa: realizzare un mezzo di locomozione per persone con paraplegia che sia anche un oggetto dall’alto valore emozionale, bello. E allo stesso tempo uno strumento per migliorare l’integrazione sociale della persona disabile, grazie a una serie di funzionalità che la normale carrozzina non può offrire: lo stare in posizione quasi eretta, grazie a una sella regolabile in altezza, e di guardare quindi negli occhi chi si ha di fronte, o la possibilità di essere azionato senza dover usare le mani.
Nel 2012 Marioway è fra i vincitori di Vulcanicamente, una competizione per nuove idee imprenditoriali ad alto impatto sociale. Da lì gli incontri decisivi: quelli con Lorenzo Pompei, 'social angel' che è stato il primo finanziatore e oggi è Ceo di Marioway, e Massimo Ghidelli, l’ingegnere che dà forma a Marioway. E anche quello con Abnormal cycles, un team di italiani famosi in tutto il mondo per la loro capacità di personalizzare modelli di Harley Davidson, ai quali Vigentini si è rivolto «per creare qualcosa – sottolinea – che rompesse davvero gli schemi, con un design così bello da essere desiderato, anche dai normodotati». Oggi Marioway è una start-up a vocazione sociale che coinvolge una decina di collaboratori, alcuni col modello work for equity (professionisti che mettono a disposizione le loro competenze in cambio di quote della società). Ha appena avuto una menzione speciale al Premio europeo per l’Imprenditoria sociale e la Disabilità, sostenuto dalla Commissione europea. Il prossimo passo è la commercializzazione: «Prevediamo di entrare in produzione – dichiara Vigentini – tra fine 2015 e inizio 2016». C’è anche l’ipotesi di testare Marioway clinicamente, per provare che offre vantaggi dal punto di vista fisiologico, ad esempio per la prevenzione di piaghe da decubito.  Ad alcuni studenti dell’Università Bocconi aderenti a 180 Degrees, associazione internazionale di consulenza sull’impresa sociale, Marioway ha chiesto di calcolare il suo impatto sociale in termini di Sroi (ritorno sociale dell’investimento): per ogni euro investito in Marioway, ci sarebbe un risparmio di almeno 3,2 euro sui costi di cui la società si fa solitamente carico per l’integrazione di persone disabili. Per Marioway ci sono già state richieste da 'piloti', come li chiamano, con problemi di deambulazione ma anche normodotati. Il che conferma la sua capacità, ancora prima di arrivare sul mercato, di ridurre le distanze.
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