lunedì 25 maggio 2015
​Pericolo di ripercussioni sul resto d'Europa. Padoan: rischio a medio termine anche per l'Italia.
COMMENTA E CONDIVIDI
​La sortita di ieri del ministro dell'Interno greco sull'impossibilità per il suo Paese di restituire il prestito all'Fmi, ha reso più vicina l'ipotesi di una Grexit. I trattati europei non prevedono la possibilità di uscire dall'Eurozona, neanche la ipotizzano, mentre l'articolo 50 del Trattato di Lisbona prevede l'uscita concordata dall'Unione europea. In pratica non si può lasciare l'Eurozona senza uscire dall'Ue. In teoria, però uno Stato membro può chiedere di abbandonare l'euro senza uscire dall'Unione europea, anche se non esistono modalità certe per lasciare l'Eurozona. Atene ha dunque la possibilità di uscire dall'Ue e, seppure in modo piuttosto tortuoso, di abbandonare l'euro, tornando alla moneta nazionale. Gli analisti hanno stimato che resuscitare la dracma determinerebbe una svalutazione tra il 40% e il 50% solo nel primo anno. Atene uscirebbe anche dal mercato unico europeo e dovrebbe ricostruire nuove relazioni commerciali con il resto del mondo, rischiando di rimanere isolata. La Grecia non è un Paese ricco, non ha materie prime: il contraccolpo sulla sua economia e sui livelli di vita della popolazione sarebbe dunque durissimo. L'inflazione potrebbe salire rapidamente a due cifre. Il potere d'acquisto dei cittadini greci verrebbe schiantato, la povertà aumenterebbe. La Grecia è solo un piccolo ingranaggio dell'area euro, non certo un perno centrale. Il suo Pil pesa solo il 3% in Europa, eppure, in caso di uscita dall'euro o anche di default, l'effetto domino sui mercati, il cosiddetto contagio, seppure limitato, potrebbe avere riflessi rilevanti. Il timore principale è che la sfiducia generata sui mercati e il venir meno del dogma dell'indossolubilità dell'euro, possa mettere in difficoltà pezzi più grossi dell'ingranaggio dell'Eurozona, in particolare la Spagna, l'Italia e perfino la Francia. Il ministro greco dell'Economia, Yanis Varoufakis ha definito "catastrofica" l'eventualità di una Grexit, considerandola l'inzio della fine dell'euro. Anche il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nei giorni scorsi, si è esercitato su questo tema, prefigurando uno scenario meno drammatico ma ammettendo che "se la Grecia esce dall'euro sono possibili shock anche per noi, soprattutto nel medio termine". In pratica, la Grexit rappresenterebbe un forte incentivo per la speculazione a scommettere sul fatto che l'euro non è un vero progetto politico ma solo un'unione di cambi fissi tra i Paesi membri.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: