venerdì 17 aprile 2015
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​22 Aprile 1915, tardo pomeriggio, saliente di Ypres, Fiandre. Dalle linee francesi le vedette vedono una nebbiolina gialla sospinta dal vento. In pochi minuti i vapori raggiungono le trincee; colti di sorpresa i soldati sentono i polmoni e gli occhi bruciare, cadono a terra, a centinaia cadono esanimi dopo una straziante agonia.
Nel fronte si apre un varco di 8 km e i tedeschi si accorgono di non avere abbastanza truppe per occuparlo. Ci sarà quindi spazio, il giorno successivo, per un eroico contrattacco di truppe canadesi che si difenderanno dai gas respirando nei fazzoletti imbevuti di orina
Sono trascorsi esattamente cento anni dalla seconda delle quattro battaglie di Ypres e lo scenario del primo uso massiccio di gas asfissianti in campo bellico fa ancora vibrare di orrore le decine di migliaia di visitatori che giungono in questo angolo del Belgio per ripercorrere le tracce di uno dei più importanti e sanguinosi teatri della Prima Guerra Mondiale. Quei primi gas mortali erano a base di cloro, il loro uso fu subito imitato anche dalle truppe alleate e la diabolica gara alla sostanza più letale condusse nel 1917, sempre su questo fronte, all’utilizzo del cosiddetto “gas mostarda” che proprio da Ypres prese il nome di “iprite”.
Una curatissima mostra dedicata proprio a questo e ad altri aspetti della guerra nelle Fiandre è allestita in questi giorni all’ “In Flanders Fields Museum” (http://www.inflandersfields.be/en), il museo permanente e d’avanguardia sulla Grande Guerra che è ospitato nel Gotico palazzo dei Tessuti nel centro di Ypres e che è il cuore del sistema museale, commemorativo e di accoglienza di questo angolo di Europa che come nessun altro ha preparato e vive il centenario dell’“Inutile strage”.
In pochi km quadrati, il visitatore è accompagnato e guidato fra trincee e cimiteri di guerra, ricostruzioni di battaglie, monumenti e siti storici, in un percorso di meditazione e di memoria che si avvale di tecnologie multimediali e di un’ottima segnaletica, adatto agli studiosi ma anche alle famiglie e ai giovani. In questa gallery fotografica ne tocchiamo alcune tra le tappe più importanti. Per chi volesse seguire le nostre tracce, il sito http://www.turismofiandre.it/ fornisce le info utili in italiano.
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