martedì 18 novembre 2014
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​Nel 1965 la Pietà di Michelangelo è stata un buon augurio della visita di Paolo VI all'Onu, ora speriamo che attraverso questa mostra San Francesco preceda colui che porta il suo nome e che incarna nel nostro tempo i valori fondamentali del Poverello di Assisi": per l'osservatore permanente della Santa Sede al Palazzo di Vetro, l'arcivescovo Bernardito Auza, il taglio del nastro dell'esibizione "Frate Francesco: tracce, parole, immagini", rappresenta un ottimo auspicio dell'arrivo del Papa all'Onu. Dopo l'annuncio della visita di Francesco a Filadelfia, nel 2015, per il Meeting delle Famiglie, "la speranza è che il Santo Padre passi dal fiume Delaware, che attraversa la città della Pennsylvania, all'East River, dove si affaccia il Palazzo di Vetro", ha detto Auza. E l'attesa dell'arrivo del Papa alle Nazioni Unite ora è "più viva e concreta". Il nunzio apostolico ha ribadito che i valori del Santo sono gli stessi dell'Onu: "la pace, lo sviluppo dei popoli, e la cura dell'ambiente - ha affermato - senza i quali ci sono guerre e ingiustizie, forme di estrema povertà, schiavitù, disastri ambientali e climatici". I manoscritti e i documenti pontifici riguardanti il Santo per la prima volta sono arrivati al quartier generale delle Nazioni Unite, dove rimarranno sino al 29 novembre. Quindi, dal 2 dicembre al 14 gennaio, i 19 pezzi provenienti dal Fondo Antico della Biblioteca comunale presso la Biblioteca del Sacro Convento di Assisi verranno esposti al Brooklyn Borough Hall. "Siamo grati per questa mostra. Speriamo che New York possa diventare una nuova Assisi, sarebbe un grande miracolo", ha chiosato l'arcivescovo della Grande Mela, Cardinale Timothy Dolan. "Abbiamo tutti bisogno dell'esempio di Frate Francesco, e della semplicità di Assisi", ha aggiunto.    Al Palazzo di Vetro era presente la vice presidente della Camera, Marina Sereni, per la quale "l'eredità morale di San Francesco, pur arrivando da così lontano, è viva ancora oggi": "come il suo lavoro tra i poveri e con mondi lontani - ha aggiunto, citando il viaggio nel sultanato di Egitto nel 1219 - ma anche il tentativo di proteggere la natura e il mondo in cui viviamo". "Questi temi - ha precisato - costituiscono ancora oggi il lavoro delle Nazioni Unite". Anche per il vice segretario generale dell'Onu, Ian Eliasson, "i valori di San Francesco coincidono con quelli della carta Onu, che per una coincidenza è stata firmata quasi 70 anni fa a San Francisco, la città che porta il suo nome". Il Frate di Assisi, ha concluso, "è una figura monumentale". Mentre l'ambasciatore Sebastiano Cardi, rappresentante permanente al Palazzo di Vetro, ha spiegato: "Come presidente della Seconda Commissione dell'Assemblea Generale, ci occupiamo tutti i giorni della lotta alla povertà, al sottosviluppo, ai cambiamenti climatici, e del rispetto per l'ambiente. Tutti messaggi che San Francesco aveva già individuato tanti secoli fa". La mostra è stata organizzata dall'Associazione Culturale Antiqua di Avezzano (Aquila), dal Sacro Convento di San Francesco d'Assisi e dalla città di Assisi, con la collaborazione della Società Internazionale di Studi Francescani di Assisi e l'Italian Academy Foundation di New York.
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