lunedì 9 settembre 2013
L'autore italiano, tra i maggiori contemporanei, aveva 79 anni.Tra i premi della lunga carriera letteraria lo Strega, il Campiello e il Bancarella.
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Lo scrittore Alberto Bevilacqua è morto a 79 anni a Roma. La scomparsa di uno dei grandi autori italiani contemporanei è stata confermata da fonti della Mondadori, casa editrice con cui erano uscite le sue ultime opere. Bevilacqua ha vinto il premio Strega, il Campiello e per due volte il Bancarella.Lo scrittore, malato da tempo, è morto nella clinica romana Villa Mafalda alle 10.10 di questa mattina, per un arresto cardiocircolatorio.Nato a Parma nel '79, Bevilacqua era autore di romanzi come "La Califfa", "L'amore stregone" o "Le rose di Danzica", ma anche scrittore e regista di film, spesso tratti dalle proprie opere, a scoprire il  talento del giovane Bevilacqua fu nel 1955 l'allora responsabile del supplemento letterario della Gazzetta di Parma, città natale dello scrittore, Mario Colombi Guidotti, che gli commissionò i primi racconti, poi raccolti in un unico volume sotto il titolo "La polvere sull'erba". Scrittore prolifico, dopo l'esordio pubblicò più di trenta romazi, oltre a numerose raccolte di poesia. Bevilacqua ha vinto, durante la sua lunga carriera, praticamente tutti i più prestigiosi premi letterari italiani: il premio Campiello nel 1966 per "Questa specie di amore", il premio Strega nel 1968 per "L'occhio del gatto, il premio Stresa nel 2000 per "La polvere sull'erba", il premio Pisa per la poesia per "La camera segreta" e ben 2 volte il premio Bancarella, nel 1972 e nel 1991, rispettivamente per "Un viaggio misterioso" e "I sensi incantati". 

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