martedì 13 dicembre 2011
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Bambine di 8 anni vestite e truccate come donne: è il fenomeno delle 'lolitè che allarma sempre di più il governo francese. Il ministro del welfare Roseline Bachelot ha deciso di lanciare una missione parlamentare sull'ipersessualizzazionè delle ragazzine in tv, sulle riviste e nella pubblicità, un modello che poi viene riprodotto dalle giovanissime anche a scuola. Acconciate come adulte, tra tacchi a spillo e labbra rosse, in pose sexy e ammiccanti: "La caricatura delle donne già in giovane età contribuisce a perpetrare i vecchi luoghi comuni tra maschi dominanti e femmine sottomesse - osserva la ministra - queste immagini dicono che è meglio essere uomo piuttosto che donna sottomessa ai diktat sessuali maschili".In Francia, spiega la Bachelot, il fenomeno è meno grave che in altri Paesi come gli Stati Uniti dove 220.000 ragazze di età inferiore ai 18 anni hanno fatto la chirurgia al seno. Tuttavia alcune scuole materne e elementari francesi di fronte all'aumento delle bimbe che arrivavano in classe vestite come donne hanno deciso di imporre delle norme nel loro regolamento interno: niente trucco eccetto a Carnevale, niente tacchi alti né minigonne o short. Uno studio realizzato per l'università di Poitiers, nel centro della Francia, ha messo in evidenza che ormai le francesi tra i 9 e i 13 anni si comportano come le adolescenti: "Un fenomeno che non esisteva dieci anni fa". La causa principale di questa pre-adolescenza sono l'influenza della televisione e di internet. I loro modelli sono star come Shakira o Britney Spears. Il mercato non si è fatto sfuggire questa nuova tendenza: ormai nei supermercati si trovano reggiseni push-up adatti alle bambine di 8 anni che creano "l'illusione di avere un seno" e creme antirughe speciali per le bimbe da 8 a 12 anni, oltre alla diffusione di concorsi di bellezza per mini-miss."In Francia lo sguardo su questo fenomeno è molto critico e molti genitori cercano di proteggere le proprie bambine - prosegue la Bachelot - La domanda è: "Cosa diventano queste piccole lolite quando crescono?'". E aggiunge: "Non ci sono studi sulle conseguenze a livello psicologico e sociale dell'ipersessualizzazione dell'universo delle bambine. Potrebbero essere una percezione distorta e degradata della loro immagine, disturbi del comportamento alimentare, depressione. Bisogna rimettere in discussione i valori della società".Per la ministra non si tratta di esercitare un controllo sociale o essere moralisti: "è importante fornire ai giovani i mezzi affinché possano interpretare con la giusta distanza". Per circoscrivere il fenomeno, continua, servono contro-pubblicità  e contro-mode. "Sto pensando a un gruppo di lavoro con psicologi, rappresentanti del ministero dell'Educazione, direttori delle riviste e responsabili dell'industria dell'abbigliamento - conclude la Bachelot - Voglio organizzare anche atelier con i giovani. In Canada, per esempio, c'è una campagna di comunicazione dal titolo "Osate essere voi stesse" dove si spiega alle bambine che sono un target privilegiato per le aziende".
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