martedì 28 giugno 2016
​Nel 2016 timidi segnali di ripresa per il libro religioso italiano. Bergoglio si conferma l'autore che vende di più, ma servono altre sinergie per vincere concorrenza laica e debolezza distributiva.
Editoria cattolica, tutti leggono i libri del Papa
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​Come è noto, l’editoria libraria cattolica ha chiuso il 2015 con il segno meno e, nonostante la spinta di enciclica Laudato si’ e Giubileo, ha faticato anche il libro di argomento religioso, in particolare quello pubblicato dalle case laiche rispetto alla tenuta degli editori religiosi.Tuttavia i timidi segni positivi del bimestre finale dell’anno passato e l’andamento altalenante dei primi mesi del 2016 consentono di guardare al futuro con un pizzico di fiducia, se non nella ripresa del mercato librario, almeno nella fine del trend negativo. Un giudizio in chiaroscuro per l’editoria cattolica, che si basa sul risultato dei primi cinque mesi del 2016 con il fatturato calato (solo) del 2,14% e un aumento del prezzo medio del venduto: 7,52 contro 7,07 euro nei primi mesi del 2016 e 2015, dopo 5 anni di inarrestabile calo.Pur con la prudenza necessaria quando si maneggiano i numeri delle statistiche, tuttavia quest’ultimo dato segnala due elementi: gli editori, dopo avere in passato affrontato la crisi facendo leva sul prezzo sempre più competitivo, hanno abbandonato questa strada per recuperare redditività; e il mercato in parte non ha penalizzato tale scelta. Da questo punto di vista, la classifica dei libri di argomento religioso più venduti in libreria nel primo quadrimestre 2016 (vedi tabella in questa pagina) conferma che il prezzo non è una barriera insormontabile per il lettore.Dopo un 2014 in cui era stato leader incontrastato nelle classifiche dei libri più venduti, nel 2015 papa Francesco pareva invece scomparso dalle maggiori preferenze dei lettori. In realtà si trattava di un effetto distorsivo tipico delle classifiche, che mettono in risalto solo i 10-15 libri più venduti: se, al contrario, si guardano gli autori, Jorge Mario Bergoglio risulta in assoluto l’autore che in Italia ha venduto di più nel 2015, spodestando Geronimo Stilton (leader nel 2014) e mettendo in fila lo stesso Andrea Camilleri, E.L. James con tutte le sue sfumature pruriginose e la misteriosa Elena Ferrante. Sebbene nessun titolo del papa sia stato nelle «top10» (non considerando ovviamente i testi ufficiali, come le varie edizioni dell’enciclica o la sussidiazione legata al Giubileo della Misericordia), tuttavia le vendite dell’autore Bergoglio sono state copiose e frammentate tra i vari editori, che anche nel 2015 hanno invaso le librerie con le loro edizioni. In questo primo scorcio di 2016 papa Francesco ritorna leader incontrastato in tutti i segmenti di mercato, sotto il vessillo di editori laici come Piemme (con il libro-intervista di Andrea Tornielli Il nome di Dio è misericordia, e come Rizzoli, con il testo dedicato alle domande dei bambini. Un primo quadrimestre 2016 che premia anche la forza del catalogo degli editori cattolici con molti long seller (suor Faustina Kowalska, Chiara Corbello Petrillo e Martin Buber), accanto ad autori come Enzo Bianchi, sempre capaci di ottime performance a prescindere dall’editore scelto. Ovviamente val la pena di ricordare che le classifiche non dicono tutto, anzi possono offrire una visione incompleta della realtà. Anzitutto perché trattano di libri nella loro accezione classica, mentre le vendite dell’editoria religiosa, con riferimento nello specifico a quella cattolica, sono fatte in gran parte di testi di servizio: liturgici, per la catechesi, sussidi, bibbie, messalini, eccetera. Se spostiamo lo sguardo dai libri verso questi prodotti editoriali, la quantità di copie vendute è infatti straordinariamente superiore: nel 2015 i testi più venduti in assoluto sono stati due libri di preghiere come Custodisci il cuore e Preghiere per la Quaresima, ma hanno avuto ottime performance commerciali (e non solo, ovviamente) l’enciclica – specie nelle edizioni San Paolo e Paoline – e i prodotti seriali legati alle scadenze liturgiche e al catechismo.
Allo stesso modo nel primo quadrimestre 2016 i prodotti leader in libreria sono stati l’esortazione apostolica Amoris laetitia (dove la chiave del successo commerciale tra gli editori sono il prezzo e il sostegno di una propria catena libraria) e la Preghiera per il Giubileo di papa Francesco. Nonostante questi due titoli, però, certamente le criticità per l’editoria cattolica non sono cambiate in questo ultimo periodo e anche l’«Osservatorio sull’editoria religiosa 2016» – promosso da Uelci (Unione Editori e Librai cattolici italianI) e realizzato dal Consorzio Editoria Cattolica in collaborazione con Aie (Associazione Italiana Editori) – le ha confermate: la sfida dell’editoria laica, capace di cavalcare il fenomeno religioso esclusivamente in funzione commerciale e ciclica, sull’onda dei grandi eventi di richiamo mediatico; il nomadismo degli stessi autori cattolici; la scarsa presenza in settori chiave come la narrativa per adulti e ragazzi; la debolezza distributiva e promozionale; il difficile equilibrio tra redditività aziendale e missione/carisma editoriale; il deficit di formazione professionale degli operatori del settore; la concorrenza tra editori cattolici sul medesimo prodotto istituzionale (encicliche, esortazioni, eccetera) solo sulla base del prezzo minore.
Tra i tanti, tre sono i temi principali da mettere a fuoco con urgenza: da una parte, ripensare il modello oggi ancora prevalente della libreria religiosa che, in quanto tale (ossia luogo di vendita di libri e oggettistica solo religiosi), non riesce più a sostenersi economicamente per il cambiamento diffuso degli stili di lettura e di consumo culturale; dall’altra, l’urgenza di ulteriori aggregazioni e creazione di network (catene librarie e distribuzione, servizi professionali e formazione); infine la ricerca di formule sinergiche che, sul modello di quanto già fatto per la coedizione della Bibbia Cei-Uelci tra tutti gli editori cattolici, razionalizzino il proliferare delle molteplici edizioni concorrenti di documenti ufficiali religiosi.
E se da statistiche e classifiche possiamo intravedere qualche debole segnale positivo, non mancano esempi di un rinnovato impegno dell’editoria di progetto. Ne sono testimonianza, tra le altre, le recenti collane «Saperne di più» (sull’islam) edita da Paoline, «Vite esagerate» di San Paolo (storie che hanno nella scrittura il punto di forza), «Punti di incontro sul dialogo interreligioso» delle Edizioni Messaggero Padova, come anche L’Isola, nuova rivista di idee e libri di Lindau.
*direttore Consorzio Editoria Cattolica
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