venerdì 6 febbraio 2015
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Riapre al pubblico, dopo un restauro durato sei anni, la cappella di Teodolinda del Duomo di Monza, capolavoro riconosciuto dell'arte gotica internazionale ad opera degli Zavattari. Nell'altare della Cappella è inoltre custodita la Corona Ferrea, che secondo la tradizione è stata forgiata con il ferro di uno dei chiodi utilizzati nella crocifissione di Gesù. Il progetto, costato tre milioni di euro e varato nel 2008 da Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, World Monumento Found, Marignoli Foundation e Fondazione Gaiani (responsabile della gestione del patrimonio artistico di Duomo e Museo del Duomo di Monza), ha visto al lavoro decine di restauratori guidati dallo studio milanese di Anna Luchini, capaci di ridare vita e luce agli affreschi. Oggi si è tenuta la cerimonia di inaugurazione per la riapertura al pubblico. Si tratta di "un gioiello straordinario - ha sottolineato l'assessore regionale lombardo Cristina Cappellini - torna a essere patrimonio dei cittadini monzesi". "La Cappella di Teodolinda - ha aggiunto - avrebbe tutte le carte in regola per entrare a far parte del sito seriale già patrimonio Unesco che interessa le realtà longobarde". I restauri sono durati 6 anni, un anno in più di quanto impiegato dagli artisti che realizzarono gli splendidi affreschi della cappella, collocata nel Duomo di Monza. Questi furono realizzati tra il 1441 e il 1446 da Franceschino Zavattari e i figli Gregorio, Giovanni e Ambrogio. I quattro dipinsero a secco utilizzando tempera a olio e uovo, ma anche pastiglie in rilievo di gesso e colla. Il tempo però aveva danneggiato gravemente le pitture, anche in seguito al degrado del materiale usato per dipingere. L'opera è molto complessa in quanto consta di ben 45 scene, che raccontano di Teodolinda e di altri personaggi del mondo longobardo. L'opera era stata pensata per legittimare la presa del potere da parte di Francesco Sforza grazie al matrimonio con Beatrice Maria Visconti.
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