martedì 12 maggio 2015
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3.800.000 beni storico-artistici, più di 65mila beni architettonici, oltre 5mila record bibliografici, e ancora fondi archivistici e l’annuario di quasi 1.500 istituti culturali ecclesiastici (archivi, biblioteche e musei): è questa l’offerta del nuovo portale “Beweb", con il quale la Cei mette “on line” più di 4 milioni di schede provenienti dagli inventari delle diocesi italiane. A presentarlo è stato Paul Gabriele Weston, dell’Università di Pavia, referente scientifico per i progetti archivi e biblioteche della Cei, durante la XXII Giornata nazionale per i beni culturali ecclesiastici, in corso a Roma fino a domani per iniziativa del competente Ufficio Cei, sul tema: “Beni culturali ecclesiastici e comunicazione. Un umanesimo digitale possibile?”. “Sono state circa 2.300 - ha informato Weston - gli operatori che, dopo aver ricevuto una formazione, sono stati impegnati nella costruzione di contenuti” del portale, a cui si accede cliccando su Beweb Le “schede di autorità” (authority file), ha spiegato l’esperto, permettono “all’utente che interroghi il sistema digitando il nome di una persona, di una famiglia o di un ente, di avere le descrizioni relative a tutti i beni collegati a quel nome, indipendentemente dall’ambito di appartenenza del bene”. Gli enti ecclesiastici rappresentati nel portale - parrocchie, diocesi e regioni - sono circa 20mila.
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