lunedì 30 marzo 2015
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Auguri di Buona Pasqua... già, e poi? L'incertezza ci paralizza, ammettiamolo, e il rischio di essere banali o addirittura "eterodossi" è alto.Abbiamo chiesto a Marco Tibaldi, teologo ISSR della Facolta teologica dell'Emilia Romagna, quale sia l'augurio “corretto” per la festività pasquale.«Farci gli auguri non è solo un rito – ci risponde ma un piccolo esercizio di affidamento al risorto. A Natale è più facile: una vita che nasce, un bambino, una famiglia, tutti abbiamo dei ricordi e delle nostalgie. A Pasqua le cose sono diverse: qui è la vittoria della vita sulla morte, il grande nemico che inquieta e avvelena le nostre giornate è stato sconfitto. Sembra incredibile ma è così. Il cuore fa fatica a stare dietro alla buona notizia, per questo ha bisogno di allenarsi contro ogni evidenza contraria. Un saluto diventa allora l’occasione per rigustare la dolcezza del cuore del Vangelo: E' veramente risorto, la morte non fa più paura, buona Pasqua».Ecco come Tibaldi suggerisce di augurare buona Pasqua ad amici e parenti.I suoi suggerimenti sono rielaborazioni di frasi bibliche e patristiche.Per aiutarvi a spedirli via mail e condividere sui social li abbiamo montati su quadri famosi dedicati alla Risurrezione.

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