mercoledì 16 aprile 2014
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Il cristianesimo in Cina non è arrivato né con Matteo Ricci né nell’Ottocento, con le cannoniere europee (come sostiene la propaganda anticomunista), bensì, fin dal VII secolo d.C., grazie a un drappello di monaci siro-orientali.Matteo Nicolini Zani, monaco e sinologo, che ha indagato quella stagione missionaria, ci consegna ora uno studio approfondito, frutto di una decina d’anni di lavoro, sui Monaci cristiani in terra cinese (ed. Qjqajon). Un libro che, mentre rilegge il passato, guarda con speranza al futuro, al momento in cui sarà finalmente possibile una nuova presenza di contemplativi nel "Regno di mezzo".Nel libro sono presentate le vicende dei Carmelitani (che avevano 5 fondazioni in tutta la Cina); la storia del monastero trappista di Nostra signora della consolazione (Yangjiaping) e la sua fine brutale, con il martirio di 33 monaci; la presenza dei Benedettini e, infine, il monastero delle Beatitudini, promosso da padre Vincent Lebbe, uno dei maggiori fautori dell’inculturazione del cristianesimo in Cina.
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