mercoledì 4 febbraio 2015
​La svolta del sindaco Flavio Tosi, primo leghista che annuncia l'intenzione di registrare all'anagrafe le convivenze durature viste le "mutate esigenze della società".
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​Flavio Tosi scompagina le carte in casa Carroccio, mette da parte le questioni ideologiche, e annuncia, forse primo sindaco leghista d'Italia, che a breve Verona si aggiungerà ad altri comuni (di sinistra e di destra) nel riconoscimento delle coppie di fatto. La giunta comunale ha deciso infatti di rilasciare, attraverso gli uffici dell'Anagrafe, un attestato per il riconoscimento "delle famiglie anagrafiche unite da vincolo affettivo" caratterizzate da una convivenza stabile e duratura. Una possibilità prevista, ricorda il sindaco e segretario della Lega Nord Liga Veneta, da "una legge del 1989" che a Verona "sarà adesso attuata". "Si tratta - spiega - di un primo passo nel riconoscimento delle cosiddette coppie di fatto, date le mutate esigenze della società contemporanea e l'evidente discrasia tra realtà sociale e disciplina giuridica". In altre occasioni, aveva ricordato che la questione investe migliaia di persone, che non si può far finta che non esistano. "Nel giro di qualche settimana, il Comune - sottolinea, sul piano operativo - sarà in grado di rilasciare un attestato a tutte le coppie conviventi da almeno due anni per il riconoscimento di alcuni diritti". Il documento, che sarà rilasciato dopo un anno di convivenza se uno dei due partner ha più di settanta anni o immediatamente nel caso di conviventi con figli in comune o di coppie che hanno già ottenuto un medesimo riconoscimento in un altro Comune, "permetterà ai conviventi - evidenzia il sindaco - di far valere i propri diritti, quale coppia, per ottenere informazioni sullo stato di salute del convivente, per l'assistenza in strutture sanitarie in caso di degenza o per l'accesso a documentazione presso le Pubbliche Amministrazioni". "L'attestato inoltre - sono sempre parole di Tosi - permetterà di fruire di agevolazioni per i servizi rivolti a coppie, giovani, genitori e anziani, per lo sport e il tempo libero, e di aver accesso ai servizi sociali e ad attività di sostegno e aiuto nell'educazione". Il sindaco ricorda che a Verona da tempo "le coppie con figli, a prescindere dal fatto che siano o meno sposate, hanno pari diritti per l'accesso ai nidi, ai servizi per l'infanzia e per la richiesta di case popolari". Proprio per quanto riguarda quest'ultimo punto una precisazione: "la normativa per l'assegnazione di alloggi popolari non verrà modificata per le coppie conviventi senza figli; sono così tante le richieste avanzate da famiglie con bambini che comunque le prime non entrerebbero in graduatoria".
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