sabato 28 gennaio 2012
Giornata di controlli e verifiche oggi in Emilia dopo la nuova forte scossa di terremoto avvenuta ieri pomeriggio con epicentro in una zona dell'Appennino parmense compresa fra Corniglio, Berceto e Monchio delle Corti. Sono seguite altre scosse di assestamento, l'ultima - di magnitudo 2.4 - alle 21,13.
Il sismologo Amato: controllare case e scuole
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Giornata di controlli e verifiche oggi in Emilia, in particolare nelle province di Parma e Reggio, dopo la nuova forte scossa di terremoto, di magnitudo 5.4, avvenuta ieri pomeriggio alle 15.53 a 60,8 chilometri di profondità, con epicentro in una zona dell'Appennino parmense compresa fra Corniglio, Berceto e Monchio delle Corti. Sono seguite altre scosse di assestamento, l'ultima - di magnitudo 2.4 - alle 21.13; anche in Emilia è stata poi avvertita la scossa, di magnitudo 2, registrata sei minuti prima di mezzanotte dall'Ingv con epicentro nel Veronese.A Berceto la notte è trascorsa tranquillamente e la gente si è risvegliata con i primi deboli fiocchi di neve. Scuole chiuse oggi in tutto il Parmense, come è stato disposto ieri sera al termine del Tavolo tecnico in Prefettura, ma anche a Montecchio e Castelnovo, nel Reggiano.I principali danni, comunque abbastanza limitati, sono stati rilevati per ora alla reggia di Colorno (Parma); a Meletole (Reggio) due famiglie sono state costrette a lasciare le loro abitazioni, inagibili, mentre a Gualtieri, nella Bassa reggiana, rischia di crollare una guglia della chiesa. Proprio su chiese ed edifici di culto sono concentrati, tra l'altro, i controlli odierni, in vista delle funzioni religiose della domenica, per accertare che le strutture non abbiano subito lesioni.IL TERREMOTO PIU' FORTE DOPO QUELLO DELL'AQUILAIl terremoto di ieri è stato il più violento registrato in Italia dopo quello di magnitudo 6.3, quindi migliaia di volte più intenso, che la notte del 6 aprile 2009 ha messo in ginocchio L'Aquila.Da allora la terra non ha mai smesso di tremare, tanto che in poco più di due anni sono stati ben 52.337 i terremoti registrati dalla rete dei sismografi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), comprendendo anche quelli molto lievi, al punto da non essere percepiti.Considerando invece i terremoti più intensi, con una magnitudo che supera il livello della soglia di percezione, il numero si restringe a 835. Per la maggior parte sono stati terremoti di magnitudo 3 o di poco superiori, come quelli registrati pochi giorni fa in provincia di Catania (magnitudo 3.4), nel dicembre 2011 a Cosenza (3.5) e nel novembre 2011 fra Calabria e Basilicata (3.6).I terremoti di magnitudo compresa fra 4 e 5 sono stati 52. Di questi, un buon numero sono stati delle repliche del grande terremoto dell'Aquila. Di questi fanno parte anche i cinque terremoti di magnitudo superiore a 5 avvenuti in Italia dall'aprile 2009 ad oggi. Quello di oggi è stato quindi il primo sisma di magnitudo superiore a 5 non legato a quell' evento.Fra i terremoti più intensi avvenuti nel resto d'Italia dall'aprile 2009 ad oggi, invece, c'è stato il sisma dimagnitudo 4.7 che ha investito l'area padana nel luglio 2011, seguito da quello di magnitudo 4.6 registrato nell'agosto 2010 nelle Eolie. Terremoti di magnitudo 4.4 hanno fatto tremate il foggiano nel settembre 2010 e un anno prima il palermitano.
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